mercoledì 30 marzo 2011
Gestire tutti i tipi di partizioni con GParted LiveCD o LiveUSB
GParted (Gnome Partition Editor) è un software gratuito in grado di gestire tutte le possibili operazioni (con qualche eccezione evidenziata nell’immagine sotto) su partizioni fat16, fat32, ntfs, ext2, ext3, xfs, hsf: dal ridimensionamento alla clonazione, dalla creazione all’eliminazione.
Può essere installato praticamente su quasi tutte le distribuzioni Linux, ma il massimo di sè lo fa nella versione LiveCD o LiveUsb.
Bisogna fare molta attenzione, un l' uso improprio e sbadato può farvi perdere tutti i vostri dati irreparabilmente, anche se esistono alternative per il recupero dati erroneamente cancellati, ma è comunque consigliabile crearsi prima un backup.
In Windows esistono suite analoghe molto conosciute, tipo Paragon, PartitionManager, ...ma sono praticamente tutte limitate a partizioni Fat e Ntfs o a pagamento.
Scarica GParted Live CD oppure visita il sito ufficiale
sabato 26 marzo 2011
Il comando "which"
In pratica, fornisce il percorso completo, meglio noto come pathname, dell' eseguibile.
Poniamo di digitare a terminale:
/usr/bin/vlc
10 motivi per passare a... chi vuol capire, intenda!
Mi voglio complimentare con l' autore di questo articolo che ha perfettamente ragione, e tu che stai leggendo, da che parte pensi di stare?
Fonte: http://seroblog.wordpress.com/2007/10/31/10-motivi-per-non-usare-ubuntu/
Ho iniziato ad usare Ubuntu quest’estate e sono rimasto veramente impressionato da tutto, ma conosco molte persone che continuano imperterrite ad usare Windows..
eccovi una lista di 10 ragioni del perchè tu non vuoi usare Ubuntu, in modo da non essere colti alla sprovvista quando il classico rompicoglioni ti verrà a dire “Lascia stare windows passa a Ubuntu!”.Non vuoi provare una cosa prima di comprarla – I live Cd ti sembrano inutili, che senso ha provare un sistema operativo prima di utilizzarlo e installarlo nel proprio Pc?
Meglio comprare direttamente l’ultima versione diWindows Vista.
L’installazione dei software è troppo semplice – Con Ubuntu devi solo cliccare su Synaptic e spuntare la casella del software che hai scelto, e premere Apply.
E’ molto più gratificante cercare il file in internet, scaricarlo, unzipparlo, eseguire l’exe, completare l’installazione, aggiornarlo manualmente..
Troppi pochi Virus, troppa Sicurezza – Eseguire periodicamente scansioni da virus, trojan, backdoor, ti fa eccitare non poco, notare che il tuo Pc si blocca troppo spesso, e che dopo la scansione si blocca solamente 1-2 volte al giorno, ti fa sentire un fenomeno.
Per non parlare della formattazione, divertentissima, da provare almeno 2 volte all’anno.
Con Ubuntu non avresti tutti questi passatempi divertenti.
Costosissime “Office Suite” – Ti diletta pagare circa 400 euri per Microsoft Office Professional.
OpenOffice.org ti sa troppo di poco di buono.
Perchè risparmiare soldi per se stessi quando puoi migliorare l’umile vita di Bill Gates?
Comprare il Sistema Operativo – Se un sistema operativo è gratis non può essere buono.E’ una regola.
Devi effettuare un semplice processo di attivazione per assicurarti che il tuo è un ” genuine operating system“.
L’attivazione è una sicurezza che ti fa sentire troppo protetto per rinunciargli.
Troppe applicazioni tra cui scegliere – Meglio avere a disposizione pochi programmi, disponibili sotto licenza, acquistabili direttamente dal tuo rivenditore di fiducia.
Perchè mai dovresti usare Scribus, Nvu, GIMP, OpenOffice che possono essere scaricati gratuitamente?
Documentato troppo bene – Non sopporti l’idea di trovare guide semplici e ben documentate su http://help.ubuntu.com e sui wiki di aiuto.
Meglio inviare una mail al “Supporto Tecnico Microsoft Italia” e aspettare una celere risposta, oppure perchè no, telefonare direttamente al centralino Microsoft.
Eccellente supporto tecnico – parlando di supporto tecnico, perchè dovresti andare sul canale #Ubuntu su IRC dove circa 1300 utenti Ubuntu sono disponibili per offrirti il loro tempo per aiutarti a risolvere i tuoi problemi?
E’ molto più divertente chiamare il centralino Microsoft e...attendere in linea..attendere in linea..attendere in linea..
Troppe Interfacce tra cui scegliere- Ti piace comprare una versione di Vista con qualche funzionalità in più ad un prezzo leggermente più elevato.
Usando Ubuntu hai troppe scelte. Puoi usare Ubuntu con Gnome desktop, se lo odi allora puoi usare Kubuntu e KDE Desktop.
Se hai un pentium 2 o 3 puoi farci girare Vista. Ah no forse non puoi, meglio Xp, o Perchè no, windows 98.
Anche Xubuntu in questo caso sa troppo di poco di buono.
Un desktop troppo gradevole - Non ti piacciono le trasparenze del desktop, le finestre mobili, con i contorni smussati, 4 desktop per lavorare meglio ti sembrano esagerati, e avere un eccezionale motore grafico come Beryl – Compiz anche con una scheda video non di ultima generazione e un sistema completamente personalizzabile non ti soddisfa.
Meglio avere un desktop come quello di vista, con i suoi bei temi, e rigorosamente uguale per tutti.
SEI UN GENIO!
venerdì 25 marzo 2011
NTM (Network Traffic Monitor)
- Scelta dell'interfaccia da controllare.
- Periodo di monitoraggio: Giorno, Settimana, Mese, Anno o un numero di giorni specifico. Con auto-aggiornamento.
- Autosconnessione (usando NetworkManager) se un limite è raggiunto.
- Monitoraggio del traffico: In ingresso, in uscita e totale; Visulaizza la velocità del traffico.
- Monitoraggio del tempo: Tempo totale della connessioni effettuate nel periodo.
- Monitoraggio delle sessioni: Numero di sessioni usate.
- Report: Visualizza i valori di traffico medi e quelli giornalieri di un determinato periodo.
- Controllo dello stato di connessione mediante NetworkManager o mediante il comando ping.
- Il traffico è attribuito al giorno di inizio sessione.
- Non richiede privilegi di amministratore.
- Non invasivo, usa un system try icon.
- Testato con: Ubuntu 9.10 (Karmic Koala), Kubuntu 9.10, Xubuntu 9.10, Ubuntu 9.10 Netbook Remix, Ubuntu 9.04 (Jaunty Jackalope), Fedora 11, Fedora 12, ...
2010-07-12 - NTM 1.2
Nuove funzionalità dalla versione 1.0:- Internazionalizzazione. Attualmente NTM è tradotto in Inglese ed Italiano. Se vuoi tradurre in un'altra lingua puoi contattarmi a dev.ntm@gmail.com
- Aggiunto l'Import e l'Export dei dati di connessione e traffico.
- Ora puoi rimuovere i dati di connessione e traffico.
- E' stato aggiunta un nuovo comportamento per il clic sull'icone della barra delle notifiche:
- Visualizza la finestra principale.
- Visualizza un messaggio tramite NotifyOSD con un riassunto dello stato.
- L'icona della barra delle notifiche ora cambia colore in base allo stato di online o offline, inoltre ho cambiato stile di queste in modo da integrarsi meglio con i temi di default di gnome. (se vuoi cambiare l'icona per lo stato di offline, sostituisci questo file: /usr/share/ntm/stf/ntm.svg .Per lo stato di online cambia questo file: /usr/share/ntm/stf/ntm_active.svg)
- Finestra principale: ricorda l'ultima posizione e dimensione.
- Cambiate le icone, ora funziona anche con Ubuntu 9.04.
- Nel modulo Time, l'aggiornamento del periodo ora funziona correttamente.
- Corretto il malfunzionamento dell'autoavvio in KDE e Ubuntu 9.10 Netbook Remix.
- Corretti i script di istallazione:
- Ora un qualsiasi utente (diverso dall'utente che ha effettuato l'istallazione di NTM) può eseguire NTM senza problemi.
- E' possibile installare le nuove versioni di NTM senza dover disinstallare prima la precedente versione. Attenzione! Se si vuole installare questa versione e avete installato una versione di NTM minore di 1.2, allora dovete prima disinstallare la vecchia versione e poi procedere all'istallazione della 1.2.
- Corretto il bug di divisione per zero nel modulo Time.
- Ora NTM gestisce opportunamente anche l'evento che si genera quando di deseleziona la voce "Abilita rete" in NetworkManager Applet.
- La finestra Info/news è caricata solo se si è online.
- Ora sia per la finestra Info/News che per il Report è usato il motore webkit (pacchetto python-webkit).
- Alcune correzioni nella funzione ntmtools.formatTime.
- Alcune correzioni per Ubuntu 10.04.
Attenzione! Se avete installato una versione < 1.2 e volete installare una nuova versione dovete prima disinstallare la vecchia versione.
Se installi la versione 1.2 da una una versione >=1.0, il dati del traffico e connessioni non verrà perso.
NTM è al momento installato sul mio netbook Samsung N150.
Nautilus Script – Nautilus mette le ali
- Aprire cartelle come super utente
- Trasformare file wav in mp3 e viceversa
- Masterizzare .iso o intere directory
- Capovolgere o trasformare file immagine
DOWNLOAD SCRIPT
Una volta scaricati gli script integrarli in Nautilus è piuttosto semplice:
- Decomprimere l’archivio e copiare la cartella “nautilus-script”
- Aprire il terminale e digitare il comando “gksu nautilus” per aprire Nautilus con i permessi di root.
- Recarsi sulla vostra Home e premete CTRL+H per visualizzare i file e le cartelle nascoste.
- Entrare nella cartella “.gnome2“ ed incollare la cartella “nautilus-script” che avete copiato nel punto 1.
- A questo punto riavviare X con CTRL+ALT+BACKSPACE, aprire Nautilus e godetersi il proprio “nuovo” tasto destro
Per me è una manna, con pochi click di mouse, è possibile riassumere quello che può fare un programma specifico, ma attenzione, un programma per la musica, per la grafica, per la compressione, ecc ecc ecc.
Installare set icone Faenza 0.9 su Ubuntu 9.10 - 10.04 - 10.10
Per installare il set di icone Faenza 0.9 su Ubuntu 9.10 - 10.04 - 10.10 basterà avviare il terminale e digitare:
sudo add-apt-repository ppa:tiheum/equinox
sudo apt-get update
sudo apt-get install faenza-icon-theme
e confermare.
Al termine andiamo su Sistema -> Preferenze -> Aspetto e nel tab "Tema" clicchiamo su "Personalizza" e poi nel tab "Icone" e li selezionare le nuove icone.
giovedì 24 marzo 2011
Diario di bordo del Capitano Shadowe
Lungo tutto questo periodo, mi diverto o ho necessitá di fare un gran numero di modifiche, miglioramenti, hack ma che a lungo andare perdo le fonti da cui le prelevo ed anche la lista di ció che ho apportato.
Poi succede che tira-tira, si fa un passo sbagliato e l' elastico si rompe, così la macchina non vuole più saperne di accendersi ed allora è arrivato il momento di formattare la partizione, annessi e connessi.
E succede che al momento di dover reinstallare il sistema operativo, mi trovo a perdere tempo nelle continue ricerche: come fare un backup, il driver per una interfaccia, una configurazione particolare, una lista di programmi.
Oltretutto, nelle ricerche, mi perdo anche in divagazioni che mi distolgono dal traguardo principale, ed installo alternative curiose ma inutili.
Tutto questo porta a perdere tempo e a sporcare il nuovo sistema operativo.
Ho anche molte fonti cartacee, sparse che vorrei riunire.
Poi, nel mio Asus Eeepc900 ho determinati procedimenti da seguire, pure nel Samsung N150 incontro altre procedure, nel desktop di casa altri accorgimenti ancora, non é da meno sul Mac iBook Linux-Powered, il server, i pc delle figlie...
Ecco perchè voglio segnarmi i passi più importanti in questo blog.
Io mi creo una traccia che mi facilita la vita, inoltre rendo pubblico il mio "diario" in modo che i miei amici possano trovare qualcosa d' interessante anche loro.
Poi é online e me lo sfoglio anche col mio cellulare.
mercoledì 23 marzo 2011
Scoprire indirizzi IP e MAC in una rete
sudo arp-scan -I eth0 -l
dove eth0 è il nome dell’interfaccia di rete in uso. Se siete collegato in wi-fi il nome potrebbe essere wlan0 o qualcosa di simile. Il comando ifconfig vi mostra le interfaccie di rete in uso.Basta una riga, io l' ho presa da qui, e la metto nei miei meravigliosi appunti
Sostituire l’hard disk di un portatile con Linux
Prima di iniziare
Quello che state per fare è potenzialmente pericoloso, potreste perdere tutti i vostri dato e/o distruggere il vecchio o il nuovo disco. Quindi due consigli fondamentali:
- Fate backup di tutti i vostri dati. Fatto il backup controllate che il backup contenga i dati che vi servono e che sia leggibile. Meglio se fate una prova di ripristino dei dati.
- Prima di maneggiare gli dischi assicuratevi di non avere accumulato elettricità statica. Se non avete un degli appositi bracciali, scaricatevi su qualcosa di metallico, ad esempio un termosifone, un rubinetto.
Cosa serve per iniziare
Prima di iniziare assicuratevi di avere gli oggetti seguenti:- Il nuovo hard disk da 2.5 pollici.
- Un contenitore di hard disk da 2.5 pollici esterno con interfaccia USB2 e apposito cavetto. Se ne trovano economici a meno di 20 €. Servirà per fare l’operazione e vi rimarrà per usare il vecchio disco come disco esterno supplementare.
- Un cacciavite a stella piccolo.
- Il CD/DVD di installazione di Fedora Core 4.
Fase 1: partizionamento del nuovo disco
Collegate il nuovo disco al portatile, usando il cavo USB. Il sistema riconoscerà il nuovo disco e lo chiamerà/dev/sda
. Potete verificarlo leggendo le ultime righe di /var/log/messages
.Ora potete partizionare il nuovo disco, con il vostro programma preferito, ad esempio gparted. Create le nuove partizioni in modo identico al vecchio disco, avendo cura di creare le nuove partizioni ext3 di dimensioni leggermente maggiori al vecchio disco. Create invece le partizioni Windows della stessa dimensione delle originali. Visto che il nuovo disco era più capiente ho aumentato la dimensione della partizione di home fino a riempire tutto lo spazio disponibile.
Dovete anche assegnare la label msdos al vostro nuovo disco.
Se avete una partizione windows dovete settarle i flag boot e lba.
Fate molta attenzione a non confondere il nuovo disco,/dev/sda
, con il vecchio, che presumibilmente si chiamerà/dev/hda
. Voi dovete partizionare/dev/sda
e non/dev/hda
.
Fase 2: copia dei dati
Ora fate il boot del portatile da CD/DVD di FC4 (in questo caso) e appena vi compare il prompt digitate:linux rescueQuando il sistema vi chiederà se montare il disco
/dev/hda
rispondete di no. Dovreste quindi trovarvi con la shell come utente root. E’ il momento di copiare le partizione dal vecchio al nuovo disco. Copiate tutte le partizioni tranne quella di swap. I comandi sono questi:dd if=/dev/hda1 of=/dev/sda1 bs=2048 dd if=/dev/hda2 of=/dev/sda2 bs=2048 dd if=/dev/hda3 of=/dev/sda3 bs=2048 dd if=/dev/hda5 of=/dev/sda5 bs=2048
Attenzione: questa è la fase più critica, se indicate per sbaglio una partizione del disco vecchio come parametro di of=, perdete tutto il contenuto della partizione.Ora dobbiamo effettuare il resize delle nuove partizioni ext3, in modo che i dati contenuti riempiano l’intera partizione. I comandi sono questi:
resize2fs /dev/sda2 resize2fs /dev/sda3 resize2fs /dev/sda4 resize2fs /dev/sda5Se una delle partizioni è l’area di swap (es.
/dev/sda5
), dovete attivarla, con questo comando:mkswap -L swap /dev/sda5
Fase 3: installazione del nuovo disco
Ora installiamo fisicamente il nuovo disco. Spegnete il portatile, svitate le il coperchio dell’alloggiamento del disco, togliete il disco. Eseguire l’operazione al contrario con il nuovo disco.Fase 4: Attivazione del nuovo disco
Fate ora il boot del portatile dal CD/DVD di FC4, ancora una volta nella modalità linux rescue, ma questa volta confermate il mount del disco e in modalità read/write. Quando vi compare il prompt della shell, digitate:chroot /mnt/sysimage grub-install /dev/hda
Fase 5: Boot e test di funzionamento
Il lavoro è terminato, fate il reboot del portatile normalmente, senza CD/DVD di FC4 e verificate che tutto funzioni. Tenete al sicuro il vecchio disco finché non siete sicuri che tutti i vostri dati siano a posto.La risorsa di questo post è qui, è la guida più completa, semplice e dettagliata che ho trovato, mi è spesso servito per upgradare i gli hd in mio possesso senza perdere alcun dato.
Questo lo giudico uno degli appunti fondamentali.
Barra dei menu stile Mac OSX su Ubuntu
L'installazione dell'applet è semplice:
sudo apt-get install appmenu-gtk indicator-appmenu indicator-applet-appmenu
Una volta installato, ci basterà aggiungere al pannello che preferiamo (tasto destro su uno spazio vuoto del pannello scelto -> Aggiungi al Pannello) l'applet «Indicatore Appmenu», dopodiché riavviamo la sessione.Questo post l' ho prelevato da quì e ringrazio Mirko, una modifica molto semplice e carina.
Precedentemente avevo trovato un altro sistema che però me lo ricordavo più complicato, se allora me lo fossi segnato come appunto, avrei potuto fare un confronto.
domenica 20 marzo 2011
Effettuare il backup di un hard disk con "dd" e "gzip"
dd, acronimo di data dump, è uno strumento a riga di comando che permette di effettuare copie a basso livello e conversione di dati raw, usato insieme a gzip diventa un ottimo strumento di backup.
Per effettuare il backup del disco, su un disco esterno ad esempio usb, si può usare una procedura semplicissima, unica necessità è un live cd linux.
Ecco i passi da seguire:
- Avviare il sistema con un qualsiasi Live CD (per il riconoscimento delle periferiche vi consiglio Knoppix o Mephis).
- Diventare root se non lo si è già (dipende da quale live cd eseguite).
- Controllate che nessuna partizione del disco di cui dovete fare il backup sia stata montata (in caso effettuare l’umount).
- Creare, se non esiste, la directory dove verrà montato all’hard disk esterno.
- Effettuare il mount dell’hard disk esterno, nel qual caso avete un solo hard disk esterno molto probabilmente la perifferica sarà in /dev/sda1, quindi bisognerà eseguire:
mount -t vfat /dev/sda1 /mnt/sda1
- Lanciare dd in congiunta con gzip per effettuare il backup:
dd if=/dev/hda conv=sync,noerror bs=64K | gzip -c > /mnt/sda1/hda.img.gz
- Opzionalmente potete anche salvare le informazioni sulla geometria del dico con:Anteprima
fdisk -l /dev/hda > /mnt/sda1/hda_fdisk.info
- Questo è tutto per quanto riguarda il backup, mentre per il restore basterà sostituire il passo 6, eseguendo al suo posto:
gzip -x /mnt/sda1/hda.img.gz | dd of=/dev/hda conv=sync,noerror bs=64K
A questo punto non avete più scuse! Buon Backup!
L' articolo sopra citato, l' ho prelevato da qui
Aggiungo personalmente che l' immagine di una partizione o di un disco, se riportato su una destinazione di capienza superiore, ha bisogno del comando
resize2fs /dev/hda1Questo comando è molto semplice ed adatta l'immagine prodotta, alla geometria della nuova sede.
"dd" per quanto lento e in competizione con altri programmi come Partimage, o Ghost4Linux per citare qualche nome, fa benissimo il suo lavoro, mi affascina e me lo segno come appuntino personale.
sabato 19 marzo 2011
Il comando "nohup" in Linux
Il trucco è molto semplice, dopo alcune ricerche, il problema è stato risolto con un semplice comando aggiuntivo, uno sconosciuto nohup
Un esempio per l' uso:
In questo modo cosa succede, il semplice scarico di un presumibile file.iso, potrà iniziare, e terminare nel suo tempo necessario, anche se chiudiamo la finestra del terminale da dove abbiamo impartito il comando.
Senza il prefisso nohup, il comando precedentemente avviato, avrebbe smesso appena chiusa la finestra del terminale da dove abbiamo impartito il comando.
Io questa me la segno, se no me la scordo.
Ubuntu 10.04 su Samsung N150
Chi di voi voglia installare Ubuntu 10.04 su un Netbook Samsung N150 (consigliatissimo poicchè i netbook equipaggiati con linux, vanno alla grande....)
----------Cosa Occorre----------
1 Penna Usb da almeno 3GB (Consigliata 4GB, non altre 8GB per evitare problemi di compatibilità)
Boot impostato su Usb (in particolare per il nostro samsung, far partire il pc con la penna inserita e poi scegliere la voce “boot” dal bios e selezionare USB:
Connessione ad internet (opzionale ma faciliterebbe di molto la vita, indifferente se lan o wifi, tanto entrambe le schede vengono riconosciute);
Non mi soffermo su come creare o installare ubuntu siccome la rete è piena di guide fatte sicuramente meglio di come farei io (magari i mod potranno linkarne alcune nel post);
Una volta installato ubuntu noterete che la luminosità è al massimo e che i tasti fn non vanno…. Non preoccupatevi è normale (e sennò la guida che la scrivevo a fare???) con un piccolo accorgimento installeremo un programmino “samsung-tools” che si occuperà della luminosità, e di tutti i tasti dedicati, finanche potremo controllare la velocità delle ventole….
Allora apriamo il terminale (ctrl + alt + T) e digitiamo:
sudo su (dopo di che inseriamo la nostra password di amministratore)
Aggiungiamo il responsy con il comando:
sudo add-apt-repository ppa:voria/ppa
Facciamo un Update del sistema con
sudo apt-get update && sudo apt-get upgrade
Ora apriamo “Gestione Pacchetti” e in cerca scriviamo il nome dei seguenti pacchetti e spuntiamoli per l’installazione.
samsung-backlight
samsung-wireless
samsung-tools
Finita l’installazione e la ricompilazione riavviate e potrete finalmente godervi il vostro mini pc con tutte le sue funzioni
p.s. aggiungo un’ultima piccola nota, sono riuscito anche a correggere il problema del multitouch ma la soluzione da me trovata non è stabile perciò non la posto se qualcuno sapesse come fare e voglia condividere con il resto del foro la soluzione è ben accetto.
Ringraziamenti a chi a creato i pacchetti sopra citati perché mi ha salvato la vita, ecco il sito di referenza
Ottimo appunto per il mio Samsung, missione compiuta.
venerdì 18 marzo 2011
Handbrake per Ubuntu 10.04 64bit
Cosa fa? In ambiente Linux è un ottimo convertitore di formati multimediale, ed è ottimo per convertitre i video di grande formato, in video decisamente migliorati per dispositivi portatili, come il mio gioiellino Desy (HTC Desire, powered Android).
Dato che nei repository ufficiali di Ubuntu, tale programma non viene trattato, bisogna modificare manualmente la lista, inserendo la riga sottostante , in Synaptic
fare l' update ed installare.
Se uno crede di trovarsi meglio con la linea di comando, eccolo accontentato
sudo apt-get update && sudo apt-get install handbrake-gtk
Anche WinFF è un ottimo programma ed è già incluso nei repository di Ubuntu, e fa molto simile, ed è comunque un' alternativa ed una questione di gusti.
mercoledì 16 marzo 2011
Video su HTC Desire
Come si sa, un film in formato divx, mediamente si aggira sui 700 mb, e 3 o 5 film portano via una buona somma di mb alla scheda di memoria, e si parla di soli pochi film.
Se pensiamo come stanno in realtá le cose, ci rendiamo conto che stiamo guardando in un palmo, un filmato che generalmente gira su grandi schermi.
I piccoli dettagli si perdono inevitabilmente, data la natura del piccolo schermo, e dato il limite del occhio umano.
Addottando il sano e vecchio metodo della conversione ad una scala minore, porta ad adattare il video alla risoluzione ideale in base alle caratteristiche del cellulare stesso, inoltre porta ad occupare molto meno spazio, o in alternativa a farci stare circa 5 film al posto del divx generico.
Mediante Winff (Linux), Handbrake (Linux), Super (Windows) o altri software, si può effettuare questa operazione.
Si puo impostare la cartella di destinazione del file compresso direttamente nella micro-sdhc sul cellulare, con le seguenti impostazioni
risoluzione video: 800x600
bitrate audio: 192kb
bitrate video: 600kb
codec: mpg4
Mi sono segnato un altro bel consiglio, e mi sono rimasto circa una cinquantina (50!) di euro in tasca, 32gb costano ancora tanto.
domenica 13 marzo 2011
DropBox piú capiente, gratis
Purtropp avrò dei problemi con il mio Desire motorizzato Android, ma é una soluzione da valutare.
Poi ci sono varianti sul tema con fusecompress, su LinuxMagazine (novembre 2010 - pag. 76), dove spiega dettagliatamente delle ottime soluzioni passo a passo, che vale la pena di tenere d' occhio.
Comunque altri siti offrono anche 10 gb ma senza impazzire.
Altro piccolo appuntino andato a segno, poi magari un giorno lo riprendo meglio.
Backup del settore MBR e ripristino
Windows, a causa di come è fatto, ha bisogno di essere spesso formattato per sopperire i suoi mali, e di conseguenza reinstallato.
Questo porta alla sovrascrizione del settore MBR, ed alla conseguente scomparsa del boot di Ubuntu (nel mio caso).
Ipotiziamo di backuppare l' MBR in perfetto stato, in una chiavetta usb...
il ripristino dopo un errore accidentale, o dopo una reinstallazione di Windows, sará...
Leggenda:
dd - comando eseguibile
if - sorgente
of - destinazione
sdxy - disco da backuppare l' MBR
/mnt/usb - chiavetta usb montata
Una volta salvato il settore, non dovrà essere eseguita nessuna modifica alle partizioni, altrimenti il ripristino non sarà piú possibile.
Un altro prezioso appuntino.
Voglio fare uno Storage Online Casalingo (1)
Questa sezione si limita a spiegare la configurazione iniziale dove un comune pc di casa è reperibile da ogni parte del mondo, ma è la parte fondamentale.
Allora facciamo così!
1) registrazione a www.dyndns.com per avere un indirizzo ip fisso, dove si otterranno i dati necessari per la fase successiva.
2) dal browser di casa si entra nella pagina di configurazione del router, simile a 192.168.1.1 e si attiva la voce DDNS, si sceglie dyndns.org e si immettono i dati ottenuti precedentemente, user, pass, nome dominio ( supponiamo toro.dominio.org ), salva.
3) sempre nella configurazione del router, andiamo ad impostare nel Firewall, il PortForwarding dove scegliamo il servizio FTP, ed inseriamo l' indirizzo locale del pc desktop o del server simile a 192.168.1.3
4) ancora dalla configurazione del router controllare che le porte di accesso siano tutte la 21.
Salvare tutto ed uscire per rendere effettiva l' operazione.
Ottimo, ora lo Storage Casalingo lo posso raggiungere con un comune portatile o dal mio bel HTC Desire (Android) al seguente indirizzo ftp://toro.dominio.org
Il procedimento è stato generalizzato, ed è da adattare al proprio sistema in possesso.
Bravo, un altro buon appunto affisso dignitosamente nella mia bacheca.
sabato 12 marzo 2011
Crontab per rincoglioniti come me
Cosa sbaglio non lo sò proprio, ma con crontab non ho mai avuto feeling.
Leggendo LinuxPro (n.102 marzo 2011, pag11), se ne è uscito questo sito che promette di gestire crontab con facilitá.
Provo?
http://www.corntab.com/