mercoledì 10 aprile 2013

ownCLOUD… la propria “nuvoletta” privata su Ubuntu

Nascono ogni giorno dei servizi cloud, che offrono pochi miseri gb elemosinati, e rimane sempre il dubbio che quello che hai immagazzinato nel corso dell uso, poi non vadano persi in una chiusura del sito.
Mi sono imbattuto in questo articolo, che spiega come in poche mosse ci si possa creare una nuvola propria, in casa propria.
OwnCLOUD è un progetto open source, arrivato alla versione 5, che ci permette di creare un buon servizio di condivisione dei files, dei contatti, dell’agenda e molte cose in più che si possono installare anche successivamente.
Seguendo però le istruzioni date all’interno del loro sito non riusciamo a configurare questo programma a causa di problemi con i pacchetti.
Installiamo le dipendenze mancanti di cui necessitiamo con i seguenti comandi:
sudo apt-get install apache2 php5 php5-json php5-gd php5-sqlite
sudo apt-get install curl libcurl3 libcurl3-dev php5-curl
sudo apt-get install php5-common php-xml-parser
sudo apt-get install sqlite
A questo punto andiamo sul sito ufficiale di ownCLOUD e scarichiamo l’ultima release disponibile (attualmente la 5.0.0) e scompattiamola:
wget http://download.owncloud.org/releases/owncloud-5.0.0.tar.bz2
tar -xjf owncloud-5.0.0.tar.bz2
Creiamo una cartella sul nostro server web dedicata a ownCLOUD con il comando mkdir e copiamoci il contenuto di owncloud:
sudo mkdir /var/www/owncloud
sudo cp -r owncloud/* /var/www/owncloud
sudo chown -R www-data:www-data /var/www/owncloud
In questo modo abbiamo anche provveduto a dare i permessi di scrittura alla cartella del programma. Spesso non serve ma un bel riavvio del server apache fa sempre bene:
sudo service apache2 restart
A questo punto, con un browser, puntiamo su 

http://localhost/owncloud 

(sostituire localhost con l’indirizzo IP del server se si accede da un altro PC in rete). Se l’installazione è andata a buon fine troveremo la finestra di configurazione dell’account di amministratore: dare un nome utente e una password all’amministratore di sistema di owncloud e clikkare su termina configurazione.


A questo punto possiamo iniziare ad operare via web oppure, in alternativa, con gli strumenti client che vengono messi a disposizione per tutte le piattaforme (android compreso).


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