sabato 9 aprile 2011

Client preferito per Bittorrent

Su Ubuntu, di default esiste Trasmission, essenziale, leggero, pochi fronzoli, ma in alternativa si può anche puntare su Vuze, forse un pò pesante ma abbastanza completo, io personalmente preferisco qBittorrent

qBittorrent è il client torrent open source per Linux e Mac più simile in assoluto al famoso e diffusissimo uTorrent (client torrent disponibile solo su Windows). In particolare qBittorrent integra un motore di ricerca torrent in grado di lanciare ricerche simultanee sui più famosi motori di ricerca torrent, consentendo anche ricerche per argomento.

Di seguito le principali caratteristiche che contraddistinguono qBittorrent:

  • motore di ricerca torrent integrato
  • basato sul Qt4 toolkit e sulle librerie libtorrent-rasterbar
  • consente di attivare il controllo remoto attraverso interfaccia web
  • supporta il port forwad basato su UPnP
  • è disponibile in 25 lingue
  • fornisce funzioni che consentono di proteggere l’anonimato come ad esempio l’ IP filtering

qBittorrent è disponibile per Linux (Ubuntu, Debian, Gentoo, Fedora,…) e per Mac OS X.


giovedì 7 aprile 2011

Una dock per Windows

Continuo a chiamarla barra (in inglese "bar"), e di conseguenza quando la ricerco per installarla mi salta fuori di ogni e perdo un infinità di tempo per nulla.

Sto parlando di RocketDock, una volta scaricata e installata, è una Dock simile a quella di OsX ma per Windows.

Oltre che esteticamente carina e fatta molto bene, è altamente configurabile, non invadente, ed è di grande aiuto.

Io personalmente la posiziono nella parte superiore del desktop, spunto l' avvio in automatico, la imposto a scomparsa con un tempo lungo per riapparire, con un bel tema trasparente e pulito, con icone abbastanza piccole per farne stare di più e ci metto le icone che generalmente terrei sul desktop o i programmi che uso maggiormente, il risultato è che ora il desktop è completamente vuoto, e se ho bisogno del necessario basta che sfioro 2 secondi il top dello schermo per fare apparire la dock.



Ce ne sono anche altre in circolazione, ma questa la preferisco e la consiglio ai miei amici.

mercoledì 6 aprile 2011

Creare una LiveUSB

Può succedere che ci troviamo con pile di cd/dvd masterizzati e accantonati, che inevitabilmente crollano, e scivolano come saponette lungo tutta la scrivania?

Spesso masterizziamo anche il superfluo e l' inutile.

Anche per l' installazione di un nuovo sistema operativo serve un immagine iso, che una volta usato lo terremo lì dicendoci "... forse potrà servire di nuovo"

Anzichè installare una distro da cd, per cui: masterizzare un cd e buttarlo o archiviarlo una volta terminato, possiamo installarla da chiavetta, che poi a lavoro svolto tornerà ad essere il solito contenitore di film, musica, documenti.



UNetbootin è la nostra salvezza, il nostro salvaspazio, il programma che fa per noi, il suo compito è proprio quello di creare  delle memorie esterne "LiveUSB", che possono essere hd, chiavette, sd/microsd.

Per installarlo si usa comunemente il proprio gestore di pacchetti in dotazione, oppure da terminale per Ubuntu o Debian derivate:

sudo apt-get install unetbootin
andrà a posizionarsi successivamente nel menù.

Prossima mossa, inserire la chiavetta formattata nella porta usb e si digira:

sudo fdisk -l
per identificarla e segnarsela, ora si può avviare:

unetbootin

Ci troveremo di fronte ad una interfaccia che ci dá 3 possibilità: o scegliere una delle distribuzioni proposte dal programma, il quale provvederà anche a scaricarla, o utilizzare una immagine iso in nostro possesso, oppure la Custom che è per esperti, noi ci limitiamo ad una delle prime in base alle esigenze.

Spuntato e scelta la distro da riversare sulla chiavetta, si sceglie la destinazione che sarà la chiavetta usb, ricordiamoci di confrontarla con i risultati ottenuti precedentemente da fdisk per non incorrere ad errori.

Premere Avvio, e 2 minuti dopo ed il gioco è fatto, terminare UNetbootin e la chiavetta è pronta.

sabato 2 aprile 2011

Guida "Ubuntu trasformato in Mac"

Ho una grande ammirazione per l' interfaccia che adottano i Mac.

Sono effettivamente delle gran belle macchine potenti dentro, lussuose fuori e con una interfaccia OsX gradevole.

Se non ci si può permettere una di queste stupende macchine, si può provare a rendere Ubuntu perlomeno gradevole quanto il Mac.

I passi da seguire sono semplici:

  1. Si scarica Macbuntu da QUI adatto al sistema in possesso
  2. Si estrae il contenuto, si entra nella cartella e si digita install.sh da terminale
  3. Si risponde con invio alle varie opzioni
  4. Durante l' installazione verrà chiesto l' accesso ad internet per scaricare i porogrammi aggiuntivi.
  5. Durante l' installazione, il sistema si evolverà sotto i nostri occhi. Ora si installano i plugin per il browser per renderlo simile a Safari.
  6. Riavviare il sistema per rendere effettivi i cambiamenti.
Macbuntu richiede notenoli risorse, per cui si raccomandano: una scheda 3d con 64 mb, processore dualcore, 2 gb di memoria.

Ora avremo:
  • La Dock, che è la famosa barra di OsX, impersonata egregiamente da Docky, nelle sue preferenze sulla linguetta "Dock", si impostano inizialmente dimensione e aspetto.
  • Dalla linguetta "Docklet" si abilitano alcune applicazioni supportate.
  • Dalla linguetta "Assistenti" si attivano programmi per il controllo di applicazioni come Rhytimbox.
  • Abilitare il plugin di Firefox, renderà il browser identico alla versione Mac
  • Anche il filemanager avrà l' aspetto tipico del Mac.
  • Global Menu che è la modifica che rende la barra superiore simile a quella di OsX, con i suoi menu attivi in base all' applicazionecon cui dialoga.
     
      Ecco fatto, il risultato è ottimo, e se si pensa al ripristino, ossia al ritorno di un tema originale di Ubuntu, il passaggio è semplicissimo, basta scegliere il tema iniziale "New Wave" per ripristinare tutto.
      Naturalmente in questo modo Macbuntu non è rimosso e rimane installato sul sistema.