giovedì 26 giugno 2014

CHRONO IL MIGLIOR DOWNLOAD MANAGER PER GOOGLE CHROME

E' disponibile per Google Chrome e Chromium il nuovo Chrono completo download manager che punta a fornire una valida alternativa a DownThemAll.

Chrono Download Manager
In questi anni i developer Google hanno introdotto moltissime migliorie e novità all'interno di Chrome / Chromium web browser tra i più apprezzati ed utilizzati al mondo. Purtroppo in questi anni non sono approdate novità riguardanti il gestore dei download incluso in Chrome rimasto bene o male tale e quale. Per Google Chrome approda un'interessantedownload manager denominato Chrono che punta a fornire una validaalternativa a DownThemAll di Mozilla Firefox.

Chrono Download Manager è un'estensione per Google Chrome e Chromium con la quale potremo avere un completo gestore dei download con molte ed utili funzionalità come ad esempio la possibilità di salvare ogni tipologia di file in una specifica directory (esempio i file png, jpeg ecc nella cartella Immagini, file avi nella cartella Video, txt, pdf, doc ecc nella cartella Documenti ecc).

Attraverso Chrome Download Manager potremo riavviare i download in un secondo momento, grazie all'integrazione con le notifiche di Chrome potremo avere dettagli sul processo di download con tanto di barra d'avanzamento, tramite la funzionalità Chrono Sniffer potremo scaricare velocemente tutti i link e immagini/audio/video inclusi in una pagina Web, con la possibilità di filtrare gli URL.

Dalle preferenze potremo gestire il numero di download per server e il numero totali di file da scaricare contemporaneamente, Chrono Download Manager ci consente di gestire anche le notifiche, con suoni d'avviso in caso di errori, download completati ecc.

Chrono Download Manager - Preferenze

Chrono Download Manager è un progetto ancora in fase di sviluppo già molto stabile e funzionale, l'estensione si candida come il miglior download manager attualmente disponibile per Chrome.

- INSTALLARE CHRONO DOWNLOAD MANAGER

Chrono Download Manager è disponibile per Google Chrome, Chromium e Iron Browser per Linux, Microsoft Windows e Apple Mac direttamente dalla pagina dedicata in Chrome Web Store, funziona perfettamente anche in Chrome OS / Chromium OS.

Ringrazio Lucilla per la segnalazione

Home Chrono Download Manager

Resettare linux e riportare la configurazione utente

Resettare linux e riportare la configurazione utente allo stato di primo riavvio postinstall : è sufficente cancellare dalla cartella utente le cartelle nascoste /.locale , /.cache , /.config + /.kde4 su distro kdebase , poi riavviare il pc , il primo successivo riavvio richiedera chiaramente anche lo stesso tempo del primo riavvio postinstall poiche il SO deve ricreare ex novo la configurazione utente . Tenere presente che comporta la perdita di eventuali personalizazioni utente , che andranno poi rieseguite

FONTE

UBUNTU: PERSONALIZZARE L'OMBRA DELLE FINESTRE


Dopo aver visto come rendere i menu trasparenti e la barra del titolo oggi vedremo come personalizzare l'ombra delle finestre di Ubuntu.
Difatti possiamo personalizzare anche l'ombra delle nostre finestre, renderla più o meno visibile, cambiarne il raggio e perfino il colore in mondo da poterla rendere più intonata con il nostro tema.
Il tutto è possibile grazie a Compiz il quale offre una completa personalizzazione non solo degli effetti ma anche delle finestre e come oggi vedremo anche le ombre.

Personalizzare l'ombra delle finestre di Ubuntu è molto semplice per prima cosa controlliamo di aver installato il gestore delle configurazioni di compiz se non l'abbiamo fatto basta digitare da terminale:

sudo apt-get install compizconfig-settings-manager

e confermiamo.
A questo punto avviamo il Gestore delle configurazioni CompizConfig (o CCSM) una volta avviato clicchiamo su Decorazioni Finestra e da li possiamo personalizzare le ombre della nostra finestra.


Da li possiamo cambiarne il colore dell'ombra attraverso Colore Ombreggiatura, l'opacità il raggio ecc. Per ritornare come da default basta cliccare sul tasto x posto al'estrema destra delle varie configurazioni.

LINUX: STATISTICHE DEL SISTEMA IN TEMPO REALE GRAZIE A SAIDAR

E' disponibile la nuova versione 0.90 di saidar, semplice ed utile tool a riga di comando per avere informazioni in tempo reale sul nostro sistema.

saidar in Ubuntu Linux
Nei repository ufficiali delle principali distribuzioni Linux troviamo molte applicazioni, tool ecc dedicate a fornire all'utenteinformazioni sul proprio sistema. Ad esempio in Ubuntu possiamoavviare il monitor di sistema che ci consente di avere informazioni su processi attivi, rete, cpu ecc. Se abbiamo un pc datato, server o semplicemente non vogliamo installare tanti mb di pacchetti per avere un semplice sistema di monitoraggio possiamo utilizzare saidar. saidar è un semplice tool incluso e basato su libstatgrab che ci consente di avere informazioni in tempo reale sul nostro sistema il tutto direttamente dal terminale Linux.

Grazie a Saidar potremo avere in un'unica finestra dettagli sul nostro sistema come dettagli sulla CPU, Ram e Swap, processi attivi, carico memoria, lo swap, velocità della nostra connessione Ethernet, spazio utilizzato dalle principali directory del sistema ecc. La nuova versione 0.90 include anche diverse migliorie riguardanti anche il supporto per architettura ARM consentendo cosi di avere informazioni in tempo reale anche in Raspberry PI e altre single board ARM.

- INSTALLARE SAIDAR

saidar è un tool incluso nei repository ufficiali delle principali distribuzioni Linux.

Per installare saidar in Ubuntu, Debian e derivate basta digitare da terminale:

sudo apt-get install saidar 

Per installare saidar in Fedora basta digitare:

sudo yum install libstatgrab

Per installare saidar in Arch Linux e derivate basta digitare:

sudo pacman -S libstatgrab

al termine dell'installazione basta avviare saidar da terminale digitando:

saidar

per avere i risultati colorati basta digitare:

saidar -c

con l'opzione -d possiamo indicare i secondi tra un'aggiornamento e l'altro, esempio per aggiornare i dettagli sul sistema ogni 2 secondi basta digitare:

saidar -d 2

Per conoscere tutte le opzioni di saidar basta digitare da terminale:

saidar -h

in alternativa consiglio di consultare questa pagina.

Home saidar

INSTALLARE PEPPER FLASH IN UBUNTU LINUX E DERIVATE

In questa guida vedremo come installare facilmente Pepper Flash la versione aggiornata di Adobe Plugin per Chromium e Iron.

Pepper Flash in Chromium
Con l'arrivo della nuova versione numero 35 di Chrome / Chromium,Google ha rimosso il supporto per i plugin di terze parti compreso Adobe Flash Player. Per gli utenti che utilizzano Chromium in Linux non è possibile riprodurre alcuni contenuti multimediali in Flash visto che il plugin di Adobe non è più supportato dal browser. Una soluzione arriva da Pepper Flash, versione aggiornata di Adobe Flash Player inclusa di default in Google Chrome e supportata anche da Chromium 35 e versioni successive

Pepper Flash ci consente di avere la versione aggiornata di Adobe Flash Player in Chromium attraverso un semplice script, volendo possiamo integrarlo anche in Firefox e altri browser grazie al progetto Fresh Player Plugin (per maggiori informazioni basta consultare il nostro articolo dedicato).

- INSTALLARE PEPPER FLASH

Pepper Flash è disponibile nei repositori ufficiali di Debian e Ubuntu (a partire dalla versione 14.04 Trusty LTS). Per le versioni precedenti possiamo utilizzare il PPA Pepper Flash installer mantenuto dal developer Daniel Richard G.

Per installare Pepper Flash in Ubuntu 14.04 Trusty e versioni successive basta digitare:

sudo apt-get install pepperflashplugin-nonfree

Per installare Pepper Flash in qualsiasi versione di Ubuntu e derivate basta digitare:

sudo apt-add-repository ppa:skunk/pepper-flash
sudo apt-get update
sudo apt-get install pepflashplugin-nonfree

il tool scaricherà e installerà attuale versione di Pepper Flash. Al termine dell'installazione possiamo verificare che il plugin sia correttamente riconosciuto da Chromium digitando nella barra degli indirizzi: chrome://plugins/

Per aggiornare il plugin in una nuova versione basta digitare:

sudo update-pepperflashplugin-nonfree --install

In caso che il plugin non venga correttamente riconosciuto da Chromium basta digitare:

sudo nano /etc/chromium-browser/default

e inseriamo

./usr/lib/pepflashplugin-installer/pepflashplayer.sh

e salviamo il tutto cliccando su Ctrl + x e poi s

Pepper Flash è disponibile anche per Arch Linux e derivate tramite AUR.

Pepper Flash Player in Debian

QUIRKY: COME FAR RESUSCITARE UN VECCHIO PC PORTATILE

Celato nell'angolo più oscuro del nostro habitat, ognuno di noi riserva uno spazio privato a piccoli orrori personali. Nel mio caso si tratta di una grossa scatola contenente il risultato di decenni di accumulo di materiale tecnologico di scarto. Vincendo il gelido sudore al pensiero degli infinitamente tortuosi labirinti capaci di evolversi in tale spazio tra i cavi, pur, un tempo, ordinatamente riposti e fermati a dovere, in questo fine settimana mi sono affacciato in quello scrigno, come fosse un album dei ricordi.
Nel casuale ripescaggio dei rari artefatti mi è capitato tuttavia un simpatico netbook di cui nemmeno ricordavo l'esistenza. Inizialmente non dava segni di vita, ma, dopo qualche ora di amorevoli cure e, meno amorevoli, esclamazioni propiziatorie, il piccolo ha visto il boot. Ho deciso così di provare una distro a cui ero interessato da tempo, senza aver avuto fino ad allora la possibilità di installarla. L'installazione su di una Virtualbox per me non conta, per sapere come funziona qualcosa ho bisogno di fare una prova su strada, niente simulazioni.
Rispolvero quindi Quirky, distribuzione basata su Puppy Linuxpraticamente perfetto per un netbook da resuscitare!

A differenza di Puppy Linux il focus di Quirky è la realizzazione di una distro orientata all'installazione completa, dotata di strumenti di recupero ed aggiornamento molto immediati.
Tuttavia per entrare davvero nell'ottica di Quirky vale la pena spendere due paroline sulle origini di questa distro; il nome ad esempio, Quirky in inglese significa "eccentrico", indica il desiderio o l'esigenza di uscire dagli schemi,intendendo cioè favorire scelte non convenzionali nella selezione delle utility, dei driver supportati, nell'estetica e così via.

A dire il vero le differenze estetiche con Puppy Linux sono pochine, tuttavia sin dall'installazione avrete un assaggio di come certi standard risultino fin troppo desueti per una distro così "alternativa". Prima di tutto... niente Iso, si scarica un file da poco più di 100MB, per le migliori performance, in caso di installazione live su USB, si rende obbligatoria l'installazione del pacchetto f2fs-tools, si lancia da terminale l'installer che si occuperà di creare l'immagine ed i file necessari al boot sulla pendrive.

L'operazione non è stata tra le più immediate. Ho dovuto accantonare l'idea di utilizzare una pendrive da 1Gb, dopo avermi illuso con l'azzeramento dei dati, durato un tempo non indifferente, l'installer mi ha comunicato che non vi era spazio sufficiente all'estrazione dei dati. La pendrive da 32Gb mi ha fatto pensare più volte che il sistema fosse andato in blocco, questo finché, un paio di ore dopo, la situazione si è sbloccata ed in qualche modo ogni cosa è andata al suo posto. Ho notato tuttavia che possono insorgere diverse complicazioni nella creazione e nella copia dei file interessati, in un modo o nell'altro (dd, download dei file *.pet e creazione dell'iso attraverso altri script) comunque è tutto aggirabile.

Tutto questo per cosa, dunque? Quirky Linux è V-E-L-O-C-E, no, non come Puppy, di più. La semplicità dell'interfaccia è disarmante. JVM, Joe's Window Manager, è incredibilmente leggero e funzionale, al posto dei sostituti di Office abbiamo Abiword come word processor coadiuvato da Gnumeric per i fogli di calcolo, contrariamente alle prime versioni della distro abbiamo anche un buon supporto per molte schede Wi-fi, c'è anche l'ottima opzione per salvare le impostazioni hardware e software su usb, così da non dover rifare tutto in un secondo boot.

Personalmente il primo boot di prova mi è bastato per decidere di adottarla, sono anche molto incuriosito dalla distro gemella di Quirky, Quirky Tahr, che ne condivide l'infrastruttura, le idee di base e tutto il resto ma a differenza di Quirky, per la felicità dei tanti che si sono affacciati su linux per la prima volta grazie ad Ubuntu, il suo "packaging" è basato su file .DEB, ciò ovviamente non lo rende nemmeno lontanamente simile ad Ubuntu, ovviamente, ma il Quirky Package Manager sarà in grado di utilizzare i suoi repository.

Quirky - Inkscape
Inkscape Non sarà illustrator o Photoshop, dispone tuttavia di alcuni utili strumenti per la creazione di geometrie e forme vettoriali.
Quirky - Gnumeric
Gnimeric: Ho come un deja-vu, e voi? Un funzionalissimo foglio di calcolo
Quirky - Configurazione Pendrive
preparazione pendrive: L’installer ci avvisa che ci vorrà un po’ di tempo per preparare la pendrive prima della copia dei file necessari a Quirky, prendetelo in parola. Il processo è veramente lungo. Nel mio caso, una pendrive da 16gb, sono stati necessari circa 107 minuti.
Ringrazio Luca T. autore dell'articolo e amministratore di tenbestcloud interessante sito specializzato sul backup online dei file da PC.

Home Quirky

LAPTOP MODE TOOLS 1.65 DISPONIBILE PER UBUNTU

E' disponibile per Ubuntu e derivate la nuova versione 1.65 di Laptop Mode Tools che include diverse migliorie e il supporto per i driver Intel PState

Notebook Ubuntu
Laptop Mode Tools è un strumento che ci consente di aumentare l'autonomia del nostro personal computer portatile attivando la modalità laptop nel Kernel Linux quando il pc viene alimentato dalle batterie. Attraverso la modalità laptop, il Kernel questa andrà a ridurre la velocità della cpu, disattiverà automaticamente il bluetooth e diminuisce la luminosità e molto altro ancora. Gli ultimi aggiornamenti di Laptop Mode Tools hanno portato diverse migliorie e soprattutto la nuova interfaccia grafica che ci consente di configurare facilmente il tool.
La nuova versione 1.65 di Laptop Mode Tools introduce il supporto per Intel PState e migliora la gestione di Runtime Power Management Framework che gestire l'attivazione / disattivazione delle porte USB.

Laptop Mode Tools 1.65 migliora anche la gestione del modulo Wireless, corretta la gestione dell'ibernazione del sistema con la possibilità di attivare / disattivare questa funzionalità attraverso il tool di configurazione grafico.

Laptop Mode Tools 1.65

Per maggiori informazioni su Laptop Mode Tools 1.65 consiglio di consultare le note di rilascio disponibili in questa pagina.

- INSTALLARE LAPTOP MODE TOOLS 1.65

Laptop Mode Tools 1.65 è già disponibile per Ubuntu e derivate grazie ai PPA mantenuti da WebUpd8.

Per installare Laptop Mode Tools 1.65 in Ubuntu e derivate basta digitare da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:webupd8team/unstable
sudo apt-get update
sudo apt-get install laptop-mode-tools

In alternativa possiamo installare Laptop Mode Tools 1.65 scaricando il pacchetto deb disponibile in questa pagina.
al termine dell'installazione per avviare l'interfaccia grafica di Laptop Mode Tools dovremo digitare da terminale:

Per avviare il tool di configurazione grafico di Laptop Mode Tools 1.65 basta digitar da terminale:

gksu /usr/sbin/lmt-config-gui

Per rimuovere Laptop Mode Tools basta digitare:

sudo apt-get remove laptop-mode-tools

Home Laptop Mode Tools

INSTALLARE COMPTON IN XUBUNTU E DEBIAN XFCE

In questa guida vedremo come installare e soprattutto configurare e personalizzare il compositor Compton in Xubuntu Linux.

Compton in Xubuntu
Compton è un leggero compositor open source per X nato come fork di Xcompmgr. L'idea del progetto è quella di fornire trasparenze, ombre, effetti in ambienti desktop / window manager leggeri come ad esempio LXDE / OpenBox il tutto richiedendo pochissimi mb di memoria RAM. Dopo aver visto come installare, configurare / personalizzare Compton in Lubuntu / Debian LXDE in questa guida vedremo come installarlo correttamente in Xubuntu / Debian XFCE.
XFCE dispone di un proprio compositor che include ombre, trasparenze ecc all'ambiente desktop, purtroppo però porta con se diversi problemi come ad esempio sfarfallii ecc che possono essere risolti semplicemente utilizzando Compton. Da notare inoltre che Compton richiede meno MB di memoria RAM del compositor de default in XFCE cosi da rendere ancora più leggero l'ambiente desktop mantenendo però effetti, trasparenze ecc.

La guida è stata testata su Xubuntu 14.04 Trusty LTS, le stesse operazioni possono essere effettuate anche in Debian e derivate.

- INSTALLARE COMPTON E COMPTON-CONF IN XUBUNTU / DEBIAN XFCE

Prima di procedere con l'installazione di Compton in Xubuntu / Debian XFCEdovremo disattivare il compositor di default in XFCE, basta semplicemente andare nelle Impostazioni di Sistema e accedere alla sezione "Regolazioni del gestore delle finestre" e andiamo nella scheda Compositore e togliamo la spunta in "Abilita la visualizzazione composita" e clicchiamo in Chiudi.

Xubuntu - disattivazione Compositor default

Una volta disattivato il compositore di default in XFCE possiamo installare Compton in Debian Debian 8 / Sid e Xubuntu 14.04 e versioni successive digitando da terminale:

sudo apt-get install compton

Per le versioni precedenti di Xubuntu (esempio 12.04 Precise LTS) utilizziamo i PPA dedicati digitando:

sudo add-apt-repository ppa:richardgv/compton
sudo apt-get update
sudo apt-get install compton

al termine dell'installazione dovremo attivare Compton automaticamente all'avvio di XFCE / Xubuntu per farlo basta andare in Impostazioni di Sistema -> Sessione e Avvio e andiamo nel tab Avvio Automatico e clicchiamo su +Aggiungie in nome inseriamo Capton Avvio (o altro) mentre su comando inseriamo:compton e clicchiamo su OK come da immagine in basso.

Xubuntu - avvio automatico Compton

Fatto questo dovremo riavviare la distribuzione oppure terminare la sessione, al riavvio avremo il compositore Compton attivo.

Non ci resta che installare Compton-Conf tool open source con il quale potremo personalizzare effetti, ombre, trasparenze attraverso una semplice interfaccia grafica.

Per installare Compton Conf in Debian XFCE e Xubuntu basta scaricare il pacchetto deb da questa pagina. Una volta installato basta avviare le impostazioni di sistema di XFCE e scegliere il tool Window Effects da li potremo gestire trasparenze, ombre ecc.

Xubuntu - Compton Conf

una volta effettuate le modifiche dovremo terminare la sessione o riavviare la distribuzione per attivarle.

Per rimuovere Compton e Compton Conf da Xubuntu e Debian XFCE per prima cosa disattiviamo l'avvio automatico dal tool Sessione e Avvio successivamente basta digitare da terminale:

sudo apt-get remove compton compton-conf 

e riavviare la distribuzione.

Compton è disponibile anche per Arch Linux e derivate per maggiori informazioni basta consultare la pagina dedicata dal Wiki ufficiale.

Home Compton | Compton Conf

INTEGRARE WHATSAPP IN PIDGIN SU UBUNTU LINUX E DERIVATE

In questa guida vedremo come utilizzare il famoso servizio di messaggistica mobile WhatsApp all'interno di Pidgin nella nostra distribuzione Linux.

WhatsApp in Pidgin su Ubuntu Linux
WhatsApp è un'applicazione mobile che ci consente di chattare gratuitamente con i nostri amici il tutto utilizzando semplicemente la nostra connessione internet. Particolarità di WhatsApp di interagire con la nostra rubrica in modo tale che potremo chiamare solo con utenti che hanno il nostro numero o username.
Ogni account è quindi correlato con un numero di telefono cellulare è possibile quindi utilizzare il servizio in un'unico dispositivo.
Da oggi potremo finalmente utilizzare WhatsApp nel nostro pc grazie a Pidgin e soprattutto a whatsapp-purple un protocollo che va ad implementarsi con libpurple all'interno del famoso client di messaggistica open source.

whatsapp-purple è un progetto in fase di sviluppo che ci consente quindi di utilizzare WhatsApp in Pidgin con alcune limitazioni. Difatti il protocollo (attualmente) non include uno strumento per poter effettuare la registrazione del nostro account, inoltre non è possibile sincronizzare i contatti inoltre durante l'utilizzo da pc non potremo più utilizzare l'applicazione mobile previa nuova registrazione (dovremo rifare il wizard iniziare reinserendo il numero di cellulare confermando l'utilizzo nel nostro device mobile).
Con WhatsApp in Pidgin potremo comunque inviare immagini, chattare con i nostri amici ecc il tutto direttamente dal nostro pc desktop.

La prima cosa da fare è quindi installare Pidgin, per installarlo in Ubuntu Linux o derivate basta digitare da terminale:
sudo apt-get install pidgin
Una volta installato Pidgin dovremo installare whatsapp-purple per farlo basta scaricare il pacchetto 32bit o 64bit una volta scaricato basta un doppio click sul pacchetto e conferiamo l'installazione.
Per chi ha un'altra distribuzione Linux basta digitare da terminale:

Per Linux 32 Bit
cd /usr/lib/pidgin/
sudo wget http://davidgf.net/nightly/whatsapp-purple/386/last-whatsapp.so
mv last-whatsapp.so whatsapp.so
Per Linux 64 Bit
cd /usr/lib/pidgin/
sudo wget http://davidgf.net/nightly/whatsapp-purple/x64/last-whatsapp.so
mv last-whatsapp.so whatsapp.so
A questo punto per accedere a WhatsApp in Pidgin dovremo inserire l'username (il nostro numero di cell) e la password d'autentificazione fornita dal team WhatsApp per ricevere la password dovremo utilizzare il tool WART nativo per Microsoft Windows ma che possiamo avviarlo anche in Linux grazie a Mono.
Per prima cosa installiamo Mono e le dipendenze richieste per l'avvio di WART in Linux per farlo basta digitare da terminale:
sudo apt-get install libmono-system-core4.0-cil libmono-system-windows-forms4.0-cil mono-runtime
non ci resta che scaricare e avviare WART digitando sempre da terminale:
cd
wget https://github.com/shirioko/WART/raw/master/WART-1.6.3.0.exe
mono WART-1.6.3.0.exe ui
Configurare WhatsApp attraverso WART su Ubuntu Linux

In WART dovremo inserire il nostro numero di cellulare correlato con l'account WhatsApp seguito da 39 (prefisso internazionale) esempio se il nostro cell è 347347347 dovremo inserie 3947347347 e clicchiamo in
testo request code dopo alcuni secondi ci arriverà un sms al numero di cellulare indicato di 6 cifre xxx-xxx dovremo inserire nella sezione code senza trattino ossia xxxxxx e clicchiamo in Confirm Code.
Dopo alcuni secondi riceveremo la password simile a questa ABCGHILmNOP12345+qRst= da inserire in Pidgin assieme al nostro numero.
In username inseriamo l'username utilizzato con l'applicazione mobile ed eccoci pronti ad usare WhatsApp in Pidgin.

Colgo l'occasione di ringraziare il nostro lettore e amico Roberto D. che grazie a lui nel pomeriggio siamo riusciti a far funzionare correttamente WhatsApp in Pidgin
Aggiungo che è whatsapp-purple è disponibile anche per Windows quindi dovrebbe funzionare anche sul sistema operativo proprietario di Microsoft.

Home whatsapp-purple
Home  WART

Sigram: Telegram arriva anche su Linux

Sei alla ricerca di una soluzione che ti permetta di inviare messaggi gratis? WhatsApp è senza ombra di dubbio l’applicazione più utilizzata sia su Android che su iOS e Windows Phone. Ma di certo non è l’unica. Da qualche tempo, infatti, Telegram si sta facendo spazio fra le app del suo genere, offrendo come punto di forza la sua natura Open Source e, di conseguenza, una maggiore sicurezza.
Gli sviluppatori ufficiali del progetto Telegram hanno rilasciato client ufficiali per le principali piattaforme mobile (Android, iOS e Windows Phone) ma sono disponibili numerose altre soluzioni unofficial che permettono agli utenti Windows e Mac OS X di chattare con i propri contatti anche dal PC. E su Linux? Anche in questo caso una soluzione c’è e il suo nome è Sigram. Dopotutto, si sa, è questo il reale vantaggio dei progetti Open Source: ognuno può migliorare un software e, in questo caso, un gruppo di sviluppatori indipendenti è riuscito a soddisfare anche le esigenze degli amanti del Pinguino.
Sigram è scritto in C++ ed uilizza le librerie Qt. Allo stato attuale, il software ci permette di chattare con tutti i nostri contatti, inviare e ricevere immagini ed emoticon. Se vogliamo scoprirne di più sul progetto o mettere subito alla prova il nuovo client non ci resta che raggiungere questa pagina ed effettuare subito il download.
sigram-ubuntu
FonteWeb Upd8

SKYPE 4.3 PER LINUX RILASCIATO, APPRODA LA NUOVA INTERFACCIA GRAFICA

Microsoft ha rilasciato in queste ore la nuova versione 4.3 di Skype per Linux, aggiornamento che porta con se una nuova interfaccia grafica e migliorie varie.

Skype 4.3 in Ubuntu Linux
Microsoft, come già preannunciato nei giorni scorsi, ha recentemente rilasciato la nuova versione 4.3 di Skype per Linux software proprietario tra i più utilizzati dagli user del sistema operativo libero.Skype 4.3 per Linux porta con se una nuova interfaccia grafica rivisita in grado di migliorare l'integrazione con nuove distribuzioni e ambienti desktop Linux con icone monocromatiche, nuove notifiche ecc. Con la nuova versione 4.3 di Skype per Linux arrivano lemigliorie per le chat di gruppo funzionalità che ci consentirà di video chiamare più utenti e dialogare tra loro contemporaneamentem introdotto anche ilsupporto per PulseAudio 3.0 e 4.0.

Microsoft Skype 4.3 per Linux include anche diverse migliorie per iltrasferimento di file, migliora anche l'accessibilità da parte di utenti non vedenti o ipovedenti e introdotte numerose correzioni di bug che rendono il servizio più stabile e funzionale.

Per maggiori informazioni sul nuovo Skype 4.3 per Linux consiglio di consultarele note di rilascio disponibili in questa pagina.

Skype 4.3 - login

- INSTALLARE SKYPE 4.3 PER LINUX

Skype 4.3 per Linux è già disponibile dal sito ufficiale di Skype, basta scaricare il pacchetto deb / rpm per installare il software nella nostra distribuzione Linux.

Se abbiamo già installato Skype dovremo rimuovere la versione precedente prima di effettuare l'aggiornamento.
Per Ubuntu 64 bit inoltre è possibile migliorare l'integrazione con il tema di default consultando questa nostra guida

Home Skype

GIMP 2.8 PHOTOSHOP TWEAKS - UN'INTERFACCIA GRAFICA IN STILE ADOBE PHOTOSHOP PER GIMP

Dal maintainerUbuntu Martin Owens arriva l'interessante tema Gimp 2.8 Photoshop Tweaks che ci consente di portare il look del famoso software proprietario di Adobe all'interno del nostro GIMP.

Gimp 2.8 Photoshop Tweaks
GIMP è un software open source in grado di offrire funzionalità molto simili a quelle incluse in Adobe Photoshop. Uno dei problemi riscontrati dagli utenti che utilizzano GIMP riguarda l'interfaccia grafica non molto intuitiva, per questo motivo gli sviluppatori del software hanno voluto attivare la nuova modalità a finestra singola, inoltre possiamo aggiungere anche nuovi filtri, plugin e temi di terze parti con estrema facilità.
Come abbiamo visto in questo recente articolo già nei repository ufficiali delle principali distribuzioni Linux sono disponibili svariati plugin in rete inoltre troviamo diverse ed interessanti temi come il nuovo Gimp 2.8 Photoshop Tweaks.
Gimp 2.8 Photoshop Tweaks è un nuovo tema sviluppato da Martin Owensfamoso maintainers di Ubuntu che ha deciso di portare il look ed esperienza utente di Adobe Photoshop nell'editor di immagini open source multi-piattaforma.

Attraverso Gimp 2.8 Photoshop Tweaks avremo nuove icone monocromatiche nel pannello strumenti, nuove scorciatoie da tastiera, e altre ottimizzazioni per rendere più simile Gimp al famoso software proprietario di Adobe.
Gimp 2.8 Photoshop Tweaks funziona solo per GIMP 2.8, se utilizziamo laversione in fase di sviluppo 2.9.x non potremo installarlo, prima di procedere con l'installazione dovremo effettuare il backup dell'attuale tema di default, per farlo basta digitare da terminale:

mv ~/.gimp-2.8 ~/.gimp-2.8.old

a questo punto basta scaricare Gimp 2.8 Photoshop Tweaks da questa paginaspostare il file nella home ed estraiamo il file zip.

Una volta estratto il file basta avviare GIMP ed ecco la nostra versione personalizzata in stile Photoshop, se non ci piace possiamo ripristinare il tema di default digitando da terminale:

rm -r ~/.gimp-2.8
mv ~/.gimp-2.8.old ~/.gimp-2.8

Ricordo inoltre che sono disponibili altri temi / progetti dedicati a portare il look di Adobe Photoshop in Gimp come ad esempio GIMP toolbox like Photoshop eGimp GTK2 Photoshop CS6 Theme.

Zukimac: il tema che trasforma la tua distro in OS X

Windows, Linux o Mac OS X? Ovviamente Linux, anche perché, in caso contrario, con ogni probabilità non saremmo su questa pagina. Certo è, che per quanto si possa mal digerire il sistema operativo firmato Microsoft o quello sviluppato dalla casa di Cupertino, qualcuno di noi potrebbe gradire (anche in parte) l’aspetto grafico dei due acerrimi “nemici” del Pinguino.
In questi casi non c’è niente di meglio di un tema grafico che ci ricordi OS X o Windows. E, nel caso del sistema operativo di Apple, le alternative di certo non mancano. Alcune di queste sono davvero mal riuscite, ma altre sono decisamente perfette. È il caso di Zukimac, un tema GTK3 che rende la nostra distro preferito praticamente identica a Mac OS X.
Non c’è niente di male nell’imitare sulla propria distro il tema grafico di altri ambienti desktop anche perché, almeno a noi linuxiani è concesso: come farebbero gli utenti Windows a cambiare l’aspetto di Windows 7 o 8 qualora lo volessero?
Tornando a Zukimac, è bene sottolineare anche la piena integrazione con Unity, cosa che lo rende perfetto anche sulle più recenti release di Ubuntu. Se vogliamo procedere al download di questo tema non ci resta che cliccare qui.
mukimac
FonteOMG! Ubuntu!

INSTALLARE CORRETTAMENTE LIGHTWORKS IN UBUNTU E DERIVATE

In questa guida vedremo come installare correttamente in Ubuntu e derivate il nuovo Lightworks software professionale per l'editing di video.

Lightworks in Ubuntu
Tra i tanti nuovi software approdati negli ultimi mesi in Linux troviamo anche l'editor di video non lineareLightworks. Sviluppato da Editshare, Lightworks dispone di un'interfaccia moderna multi-finestra che include anche potenti strumenti per l'elaborazione di video nei più diffusi formati liberi e proprietari ome AVI, Quicktime, MXF e formati professionali come ad esempio ProRes, Avid DNxHD, AVC-Intra, H.264, XDCAM EX / HD 42 ecc. Da notare inoltre che Lightworks viene utilizzato da diverse aziende cinematografiche, tra i film prodotti utilizzando questo software troviamo anche Mission Impossibile, The King's Speech, Pulp Fiction e altri ancora. Alcuni lettori hanno riscontrato alcuni problemi durante l'installazione di Lightworks nelle ultime release di Ubuntu, ecco come risolvere i problemi e installare correttamente l'editor di video professionale.

Prima di procedere con l'installazione dovremo verificare che il nostro sistema supporti correttamente Lightworks verificando di avere driver proprietari Nvidia o AMD e un processore multi-core recente e più di 2 GB di memoria RAM.

A quanto punto andiamo a scaricare Lightworks per Linux da questa pagina e installiamo il pacchetto.

Se abbiamo Ubuntu 64 Bit molto probabilmente ci verrà dato un'errore d'installazione per mancanza del pacchetto libtiff4 non disponibile nei repository ufficiali di Ubuntu.

Per installare il pacchetto libtiff4 basta digitare da terminale:

cd /tmp
wget ftp.us.debian.org/debian/pool/main/t/tiff3/libtiff4_3.9.6-11_amd64.deb
sudo dpkg -i libtiff4_3.9.6-11_amd64.deb

e successivamente riavviare l'installazione.

Al termine dell'installazione basta avviare Lightworks da menu, al primo avvio dovremo inserire il nostro username e password.

Per rimuovere Lightworks basta digitare da terminale:

sudo apt-get remove lightworks

Lightworks

Home Lightworks

4MLinux 9.0 Beta: la distro più leggera che ci sia

Nel mondo Linux circolano delle distro da guinness dei primati, non per pesantezza, ma per leggerezza e dimensioni. Basti pensare infatti a Puppy Linux che con un’ISO di circa 100 MB è in grado di ridar vita a qualsiasi PC, anche quelli ormai relegati in soffitta chissà da quanti anni. Ma in quest’universo fatto di distro dalle dimensioni record ce n’è un’altra, in grado di lasciare tutti senza parole: solo 55 MB l’immagine ISO della versione minimale.
Di quale distro stiamo parlando? 4MLinux, un progetto decisamente interessante e che ha come obiettivo quello di fornire un sistema operativo adatto ad ogni scopo: ripristino di PC, multimedia, mini server, gaming e tanto altro ancora.
Contrariamente a quanto si possa pensare (come è facile fare quando si parla di distro minimali), il comparto software non è poi così scarso. In ogni caso, per chi vuole di più c’è pur sempre la variante AllinOne che, però, “pesa” poco meno di 300 MB. Un valore comunque molto più che accettabile. E poche ore fa lo sviluppatore del progetto ha rilasciato il nuovo 4MLinux 9.0 Beta, una prima release di test di quella che sarà la futura versione della distro. Una release che porta con sé essenzialmente una rinfrescatina a tutti i pacchetti a corredo. Se vogliamo metterla alla prova (magari su una macchina virtuale) scarichiamo l’ISO da questa pagina.
4MLinux-9-0-Beta
FonteSoftpedia

SIMPLE DOCK LEGGERA E FUNZIONALE DOCKBAR PER GNOME SHELL

Simple Dock è una nuova estensione per Gnome Shell nata come fork di AtomDock, la dockbar di default in OzonOS.

In Gnome Shell è disponibile una dockbar laterale inclusa nella panoramica delle attività che ci consente di avviare velocemente le nostre applicazioni preferite oltre a gestire le varie finestre attive. Per alcuni user la dockbar di default in Gnome Shell risulta molto scomoda, ma per fortuna esistono alcune estensioni come la nuovaSimple Dock che ci consentono di portare la dockbar nella scrivania.
Simple Dock è un'estensione per Gnome Shell che ci consente di portare la dockbar nella parte inferiore del nostro desktop con alcune importante funzionalità.

Difatti Simple Dock dispone della funzione "nascondimento intelligente" che nasconde la dockbar automaticamente quando una finestra si avvicina all'area della dock oppure si avvia una finestra a pieno schermo. Le dockbar è quella di default in Gnome Shell e ne include tutte le funzionalità compreso il supporto nativo per le Jumplists / QuickList, la possibilità di spostare o rimuovere i vari collegamenti.

Da notare che Simple Dock è un fork di AtomDock la dockbar che troveremo di default in OzonOS il progetto realizzato dal team Numix.

Ecco il video del nostro test di Simple Dock in Arch Linux Gnome:







- INSTALLARE SIMPLE DOCK

Installare Simple Dock in Gnome Shell / Ubuntu GNOME è molto semplice, bastacollegarci alla pagina dedicata del portale Gnome Shell Extensions e cliccare in On e confermare l'installazione, dopo alcuni secondo avremo la dockbar attiva nella parte inferiore della nostra scrivania.

Attualmente Simple Dock non include nessuna opzione / personalizzazione, speriamo che in futuro arrivi la possibilità di cambiarne il tema o la posizione / dimensione.

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