Un amico mi ha dato un PC desktop con un P4 2.93 Ghz e, ahimè, solo 512MB di RAM… la mission era di aggiornare questo muletto senza spendere nulla a livello hardware e così ho fatto.
Visto che era tentato da Linux e sistemi alternativi a Windows ho voluto accontentarlo: ho scaricato Exe Linux.
So bene che ci sono distro ultra minimali anche con GUI (DSL, Puppy, Tiny Core), ma visto che il PC in questione non è un Pentium II ho optato per Exe, d’altronde anche l’occhio vuole la sua parte.
Exe Linux è basata su Debian, pertanto una garanzia in termini di prestazioni e solidità, mentre il DE utilizzato è Trinity Desktop: non è altri che il mitico KDE 3.5.x estremamente rimpianto dal sottoscritto visto che è un DE davvero ben fatto, completo e leggero.
Una volta scaricata l’ISO basta masterizzarla su un CD oppure scriverla su una pen drive, avviare il sistema live da uno di questi (cambiando l’ordine di boot nel BIOS) e far partire l’installazione.
Anche se un pò meno automatizzata rispetto alle ultimissime distribuzioni, questa filerà via in circa 10 minuti, durante i quali potrete prendere un caffè :)
Bene, quando finito rimuovete il supporto d’installazione e riavviate: in circa 30 secondi sarete nel login screen, inserite le credenziali di accesso e vedrete finalmente il desktop.
Nello screenshot mi sono semplicemente limitato a cambiare lo sfondo e impostare la dimensione delle icone da 32×32 a 64×64, il resto è già perfetto così.
Il browser predefinito è Iceweasel, un fork di Firefox, pertanto resta compatibile con gran parte delle sue utilissime estensioni.
Notate lo screenshot in alto: le risorse occupate in idle sono davvero esigue nonostante l’ammontare di RAM non sia elevato.
Le risorse per operazioni quotidiane come la navigazione web, la gestione delle mail o la visualizzazione di un film (non HD) sono ampiamente sufficienti e il ricorso allo swap non è così frequente.
Dal Control Center avrete sott’occhio tutta la gestione del sistema dalle cose più importanti fino a quelle di semplice contorno. Nulla è lasciato al caso, ma chi già conosceva KDE 3.5 sa bene di cosa parlo.
Ok, sperando di avervi stuzzicato a sufficienza chiudo con un video:
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