martedì 23 luglio 2013

Come installare il plugin flash player in Midori

Immagine

Midori è un browser minimale per Linux e Windows basato su WebKit, la cui prima versione è stata rilasciata il 16 dicembre 2007. Utilizza per l'interfaccia le librerie del toolkit GTK+ versione 2 o 3 a seconda delle implementazioni.


Ecco adesso come, installare il plugin flash player in Midori.

Come prima cosa, Avviare il Terminale e poi scrivete questi comandi:

Codice: Seleziona tutto
sudo apt-get install gnash
sudo apt-get install browser-plugin-gnash
In alternativa vi consigliamo di utilizzare Chromium, che vi permette di utilizzare flash senza dover installare nessun plugin extra..

Quindi sempre da terminale, date il seguente comando:
Codice: Seleziona tutto
sudo apt-get install chromium


NOTE: CHE COS'È GNASH??
Gnash è un lettore multimediale sviluppato e mantenuto dal progetto GNU per la creazione di un riproduttore di file in formato Shockwave Flash. È utilizzabile anche come plugin per browser web. Si tratta di software libero rilasciato sotto licenza GPL.

Questo programma è al primo posto, tra i cosiddetti progetti ad alta priorità secondo la Free Software Foundation, progetti che la FSF chiede di supportare in quanto importanti per incrementare l'adozione e l'utilizzo del software libero.

Tuttavia farei osservare che quanto sopra esposto è valido per gnash, unica alternativa open source al plugin flash di Adobe, Midori pare infatti (uno dei pochissimi?) browser non supportato dal plugin della Adobe :grr: ad ogni modo per chi volesse installare il secondo ecco come fare:

1) Anzitutto scaricate il plugin in formato sorgente da questa pagina: http://get.adobe.com/it/flashplayer/

Esso conterrà un file ed una directory:
Codice: Seleziona tutto
libflashplayer.so
/usr
2) estraete il file libflashplayer.so nella sottocartella /plugin del browser, che nel caso di midori è:

Codice: Seleziona tutto
/usr/lib/midori/plugins
3) copiate il contenuto della directory /usr nella cartella omonima del filesystem root (sarebbe a dire / )

posizionatevi ove abete scompattato il plugin e date da terminale:

Codice: Seleziona tutto
sudo cp -r usr/* /usr
E dovreste essere a posto. Qunato detto mi pare valga per tutte le installazion i"manuali" del plugin, cambiando solo la cartella specifica del browser interessato.

FONTE

Come aggiungere il supporto a Flash ad Android Jelly Bean (2)

Aggiungere Flash al Google Nexus 7, Google Nexus 10 e ai dispositive con Android Jelly Bean

Passaggio 1. È necessario scaricare qualche software gratuito per abilitare Flash sui tablet con Jelly Bean, tra cui Flash Player stesso. Tuttavia, poiché questo non è supportato sul per quei tablet, è necessario cercarlo altrove rispetto all’archivio di app ufficiale, Google Play. In ogni caso, basta cercare on line per ‘apk android flash player’ o recarsi su questo thread del forum di XDA Developers, nel quale l’utente stempox ha fornito un link per il download diretto.

Flash_Jelly_Bean_1_thumb

Passaggio 2. Prima di installare Flash Player, è necessario impostare Android affinché permetta l’installazione di software da fonti sconosciute (ricordarsi di disabilitare questa opzione, dopo l’installazione). Aprire il menu Impostazioni, quindi scorrere verso il basso e selezionare Sicurezza. Contrassegnare la casella accanto a ‘Sorgenti sconosciute. Consenti l’installazione delle applicazioni non provenienti da Market.

Flash_Jelly_Bean_2_thumb

Passaggio 3. Ora, trovare il file di Flash Player appena scaricato e selezionarlo per avviare l’installazione. Se la notifica di download è scomparsa, è necessaria un’app di browser file come la grauita Android File Manager per trovarlo (questo sarà visibile nella cartella Download di Android).

Flash_Jelly_Bean_3_thumb

Passaggio 4. Successivamente, è necessario un browser in grado di supportare il plug-in di Flash Player, come ad esempio Mozilla Firefox. Scaricare Firefox da Google Play, quindi avviare il browser. Toccare le tre lineette orizzontali nella parte superiore destra della finestra del browser e scegliere Impostazioni. Quindi, sotto Contenuti scegliere Plugin. Consigliamo di selezionare l’opzione ‘Attivati’ piuttosto che ‘Tocca per avviare‘ per una perfetta esperienza di Flash.

Flash_Jelly_Bean_4_thumb

Passaggio 5. A questo punto, è possibile interagire con i contenuti in Flash su qualsiasi sito all’interno del browser Firefox sul proprio tablet. Si potrebbe notare, tuttavia, che alcuni siti Web riconoscono che si sta utilizzando un browser mobile su di un dispositivo con Jelly Bean e nascondono il contenuto Flash. E con ITV Player, ad esempio, viene soltanto offerta la riproduzione in modalità portrait.
Phony è un add-on Firefox gratuito che induce i siti web a pensare che si sta utilizzando un browser desktop. Si può accedere ai componenti aggiuntivi di Firefox dalla sua schermata Home, o scegliere Componenti aggiuntivi dal menu in alto a destra e toccare l’iconcina a forma di sacchetto della spesa. Dopo aver installato Phony, toccare l’icona del menu in alto a destra e scegliere Phony, quindi selezionare Desktop Firefox come User Agent e poi Ok.









Flash_Jelly_Bean_5_thumb

Installare Adobe Flash Player su Android 4.1 Jelly Bean (1)

Come annunciato direttamente da Adobe, Android non supporterà più Flash Player alla versione più recente del sistema operativo.
Non è ufficialmente supportato, ma questo non significa che Flash Player non può essere installato sul nostro dispositivo con Android Jelly Bean 4.1.



Qui, infatti, una piccola guida da seguire per installare Adobe Flash Player.

1) Scaricare la versione del file flash_player 11.1.102.59.apk: http://dh.st/o1I

Scaricare il file. Apk di Flash Player versione 11,1-111.115.012: http://dh.st/wPd
(26/08) Scarica la versione 11.1.115.17 flash_player del file: http://dh.st/7Ds
(09/10/2012) Scarica la versione 11.1.115.20 flash_player del file: http://dh.st/JXC
(NUOVO 11/07/2013) Scaricare la versione del file flash_player 11.1.115.69: http://dh.st/QgT

ATTENZIONE: Si consiglia agli utenti che il flash player non funziona con Chrome!


Dolphin Browser HD 8.5.1 APK (Supporto Flash): http://dh.st/3ZS
[GUIDA] Jellybean, Flash e Dolphin Browser con pinch zoom di lavoro: http://forum.xda-developers.com/show....php?t=1846225

Dolphin_Engine_Beta.apk: http://dh.st/8tq
Dolphin-Browser 3.01.apk: http://dh.st/FsH
Ultima versione di Dolphin Browser: Dolphin Browser


2) Copiare i file sulla scheda SD del vostro dispositivo Android. (Sia esso tablet o smartphone, non fa differenza)
3) Installare utilizzando qualsiasi file manager.
4) Avviare il Browser
5) Andate nelle impostazioni del browser e deselezionare l'opzione di Flash Player (su richiesta o sempre a vostra discrezione)
6) Alla fine di avere l'ultima versione di Flash anche per Android!

NB Adobe Flash Player non è ufficialmente supportato e quindi la velocità di caricamento di oggetti Flash nelle pagine HTML non è garantita ai massimi livelli. Tuttavia, come testato, Flash Player si comporta bene con risultati soddisfacenti.



Video su come installare flash player su qualsiasi dispositivo Jelly Bean, gentilmente fornito da RC qbking77

http://www.youtube.com/watch?v=4xA2erlhALA



FONTE

Prodotti XnSoft per Linux rivolti alla grafica

XnViewMP, XnRetrò, XnConvert, XnSketch, sono i nomi più invitanti che si trovano sul sito.



Sono quasi tutti multipiattaforma ed anche per il mobile, per cui basta cercare quello che più aggrada.

AirDrop su Linux? Si può!

Ogni sistema operativo ha i suoi pregi e difetti, così come delle caratteristiche uniche che lo rendono diverso (in termini di funzionalità) dai suoi concorrenti. Se si prende in esame OS X, una di queste è AirDrop, la funzionalità che permette di trasferire file tra due Mac in maniera semplice è veloce. Il trasferimento avviene anche se le due macchine non sono connesse alla stessa LAN o Wi-Fi. Com’è possibile? Semplicemente viene creata una rete ad-hoc che mette in comunicazione i due Mac.
E, proprio come avviene spesso nel mondo Apple, l’utente ha ben poco da configurare. Tale tecnologia, però, è compatibile solo su piattaforma OS X: non è dunque possibile trasferire file da un Mac ad un PC equipaggiato con Linux o Windows.
Ma possibile che non esista nulla di analogo per il sistema operativo del pinguino? Molti potrebbero pensare di utilizzare servizi del calibro di Ubuntu One o Dropbox, ma non è esattamente la stessa cosa. In questo caso, infatti, i dati trasferiti passerebbero prima dal Web, a differenza di AirDrop.
Girovagando sul Web, ci si può imbattere in Giver, un’applicazione presente su Sourceforge che però ha uno sviluppo fermo al lontano 2007. Qualora volessimo provarla sulle più recenti release di Ubuntu, potremmo dover fare i conti con delle librerie mancanti e, pur risolvendo il problema, non è mai consigliabile aver a che fare con software non aggiornato.
Una valida alternativa a Giver è invece Duktu. Il suo sito Web ufficiale recita:
Se non si conosce Dukto, vi posso dire che si tratta di un semplice strumento di trasferimento di file progettato per l’utilizzo senza fili. Io lo uso nel mio lavoro di tutti i giorni per trasferire file da un PC ad un altro senza preoccuparmi di utenti, permessi, sistemi operativi, protocolli, client, server e così via. Bara avviare Duktu sui due PC e trasferire file e cartelle trascinandoli sulla finestra del software. Questo è tutto.
Semplice e funzionale. Se vogliamo subito metterlo alla prova sulla nostra distro preferita, raggiungiamo questa pagina dove troveremo i pacchetti per Ubuntu e Fedora.

dukto

Fonte: Projectz

FONTE 

Come testare se il proprio ISP sta limitando la connessione a Internet

Abbiamo tutti sentito le voci e avuto occasionalmente la prova: alcuni provider di servizi Internet rallentano o limitano alcuni tipi di traffico, come il traffico BitTorrent. Altri ISP intervengono sulle connessioni dei loro clienti se essi scaricano troppi dati in un mese.
Ma il vostro ISP fa tutto questo? Qui ci sono alcuni semplici modi in cui è possibile verificare se il vostro ISP sta eseguendo qualsiasi tipo di “traffic shaping” o “bandwidth throttling” sulla vostra connessione, limitandone in effetti l’utilizzo.


Traffic Shaping

Il progetto Glasnost fornisce dei test basati sul web che possono identificare se diversi tipi di traffico sono limitati (ovvero rallentati) dal service provider. Ad esempio, si può eseguire il test per BitTorrent e Glasnost metterà alla prova se l’ ISP sta rallentando i trasferimenti tramite BitTorrent. Glasnost può anche eseguire test per rilevare se i video in Flash, eMule, Gnutella, Email, HTTP, SSH o Usenet sono arginati o bloccati dal prporio ISP. Ogni test dura circa otto minuti.
Glasnost misura la performance di diversi tipi di traffico tra il computer e i server. Se le velocità sono simili, probabilmente non sta accadendo alcun tipo di “traffic shaping”. Se le velocità sono diverse, per esempio, se il traffico BitTorrent è molto più lento allora è probabile che si stia verificando l’intervento dell’ISP.

glastnost-results

Purtroppo, i test Glasnost richiedono di avere il plug-in Java installato. Se si desidera eseguire questi test, si consiglia di disinstallare Java o almeno disattivare il plug-in Java subito dopo, poiché recentemente è stato una grave fonte di problemi di sicurezza. Si dovrebbe anche stare all’erta per la terribile Ask Toolbar e assicurarsi di non installarla durante l’installazione di Java. Normalmente non sarebbe consigliabile utilizzare siti web che richiedono Java, ma i test Glasnost sono i test più ampiamente consigliati che è possibile utilizzare.
Come con altri test simili, consigliamo di eseguire i test del progetto Glasnost mentre non è in corso alcun download di grandi dimensioni dalla rete.

FONTE

lunedì 22 luglio 2013

Xfce Theme Manager personalizzare XFCE non è mai stato cosi facile

Di recente abbiamo segnalato XAME utile applicazione per personalizzare il menu di XFCE. Per l'utente che ama invece personalizzare il tema, set d'icone, sfondo ecc di XFCE arriva il nuovo tool Xfce Theme Manager.
 
Xfce Theme Manager
Xfce Theme Manager è una nuova applicazione specifica per facilitare la personalizzazione in Xfce / Xubuntu Linux. Il progetto Xfce Theme Manager punta a fornire un'utile interfaccia grafica con la quale è possibile personalizzare XFCE scegliendo le varie miniature di temi, icone, sfondi ecc oltre ad fornire diverse opzioni avanzate.
Attraverso Xfce Theme Manager possiamo cambiare tema (compreso tema finestra e i suoi pulsanti), set d'icone, tema del cursore e sfondo dalle preferenze avanzate è possibile operare in alcune regolazioni come la luminosità e saturazione dello sfondo, layout dei pulsanti della finestra, la posizione del titolo della finestra, i font e la dimensione del cursore. Xfce Theme Manager ci permette inoltre d'installare nuovi temi per XFCE semplicemente trascinandoli all'interno dell'applicazione possiamo inoltre è possibile personalizzare le anteprime oppure ripristinare il tema di default.

Xfce Theme Manager si basa su XFCE 4.10, se abbiamo Xubuntu 12.04 Precise dovremo quindi aggiornare l'ambiente desktop alla nuova versione 4.10 seguendo questa guida.
Per installare Xfce Theme Manager su Xubuntu basta digitare da terminale:
sudo add-apt-repository ppa:rebuntu16/other-stuff 
sudo apt-get update
sudo apt-get install xfce-theme-manager
e confermiamo.

Ringrazio webupd8 fonte dell'articolo e dell'immagine

Home XFCE Theme Manager

FONTE

Ubuntu - personalizziamo le ombre dalle finestre

Ubuntu utilizza di default Compiz software il quale permette di gestire al meglio gli effetti e le finestre oltre a integrare anche Unity (che difatti è un suo plugin).
Particolarità che ha reso famoso Compiz è la sua personalizzazione, difatti possiamo personalizzare completamente sia gli effetti che la gestione delle finestre nel nostro ambiente desktop (anche da riga di comando).
Oggi vedremo come è semplice personalizzare le ombre delle finestre dando cosi un nuovo look ad alcuni dettagli del nostro ambiente desktop Unity.
L'operazione non mette a rischio la stabilità del sistema e sopratutto è molto semplice come procedura e ci permette anche di ripristinare come da default in secondo momento.
La nuova versione di Compiz permette di personalizzare le ombre sia delle finestre attive che inattive permettendo di diversificarne l'opacità, colore dell'ombra, raggio ecc.
Per effettuare questa operazione dobbiamo installare il Gestore delle Configurazioni di Compiz chiamato semplicemente CCSM per farlo basta digitare da terminale:

sudo apt-get install compizconfig-settings-manager

e confermiamo.
Una volta installato avviamo CCSM dal Dash una volta avviato andiamo su Decorazioni Finestra.

CCSM - Decorazioni Finestra

Da Decorazioni Finestra avremo la possibilità di impostare le finestre attive (Active Shadow) o inattive (Inactive Shadow) potremo modificare il colore dell'ombreggiatura, il suo raggio, l'opacità e l'offset X e Y. Le modifiche sono attive direttamente quindi potremo consultare la nostra operazione direttamente con la finestra del gestore delle configurazione di Compiz.
Una volta personalizzate le nostre ombre delle finestre basta chiudere la finestra, per ripristinare come da default invece basta riavviare Decorazioni Finestra e cliccare sul tasto X affianco ad ogni valore modificato.
 

SpotCommander un'interfaccia web open source per Spotify su Linux e Android

Da alcuni mesi è disponibile anche in Italia il nuovo Spotify servizio web dedicato alla ricerca, riproduzione e gestione di brano musicali da un database supportato anche da alcune case discografiche ed etichette indipendenti, come ad esempio Sony, EMI, Warner Music Group e Universal. Con oltre 15 milioni di utenti in tutto il mondo Spotify si candida come uno dei migliori portali web dedicati alla musica in streaming e grazie ad esso sono approdati anche diversi progetto open dedicati come il nuovo SpotCommander .
 
SpotCommander su Ubuntu Linux
Per accedere a Spotify in Linux è disponibile il client ufficiale oppure possiamo installare e utilizzare applicazioni dedicate come ad esempio Nuvola Player oppure possiamo accedere anche direttamente da browser web al link play.spotify.com. Per migliorare l'accesso e utilizzo di Spotify in Linux e Android è nato SpotCommander un applicazione web open source per browser pc e dispositivi mobili con un'interfaccia grafica rivisitata in grafo da fornire una più facile ed intuitiva gestione di Spotify. SpotCommander dispone di un'interfaccia web scritta in HTML5 e PHP dalla quale possiamo effettuare ricerche mirate, gestire e riprodurre playlisy, radio, consultare i testi dei brani in ascolto e molto altro ancora.
E' possibile accedere sia da browser pc che mobile oppure se abbiamo Android possiamo utilizzare l'applicazione dedicata. Prima di andare avanti con la guida vi ricordo che per poter utilizzare SpotCommander occorre avere un'account Unlimited o Premium e non Free, Spotify permette a qualsiasi utente di testare il servizio premium per trenta giorni cosi da poter testare anche SpotCommander.
Per installare SpotCommander su Ubuntu, Debian e derivate per prima cosa dobbiamo installare Apache e Php5 per farlo basta digitare:
sudo apt-get -y install libapache2-mod-php5 php5-cli php5-sqlite php5-curl inotify-tools xautomation wmctrl
al termine dell'installazione possiamo installare SpotCommander per farlo basta digitare da terminale:
wget http://www.olejon.net/code/spotcommander/files/spotcommander-8.7.deb
sudo dpkg -i spotcommander-8.7.deb
sudo apt-get install -f
rm spotcommander-8.7.deb
Ora dovremo configurare il server Apache con SpotCommander per farlo basta digitare:
sudo nano /etc/apache2/conf.d/spotcommander
e aggiungiamo:


AllowOverride All
ExpiresActive On
ExpiresByType text/cache-manifest "access plus 0 seconds"


Ora possiamo avviare il server Apache digitando:
sudo apache2ctl restart
ora dovremo inserire il nostro user e passoword del nostro account Spotify digando:
sudo /usr/share/spotcommander/bin/spotcommander-toggle-authentication enable USERNAME PASSWORD
dove al posto di USERNAME PASSWORD inseriremo le credenziali del nostro account.
Ora possiamo finalmente avviare SpotCommander digitando da terminale:
spotcommander start
avviamo il nostro browser e basta inserire nella barra degli url:
http://nostro-ip/spotcommander
per trovare l'indirizzo Ip basta cliccare con il tasto destro sul collegamento nel pannello di Network Manager (l'applet per accedere / configurare internet) e cliccare su Informazioni connessione. Quello che a noi serve è l'indirizzo IP il primo sotto IPv4.
si aprirà SpotCommander :D
SpotCommander è disponibile anche per Arch Linux attraverso AUR.

Home SpotCommander

FONTE

La pendrive non funziona più? Ci pensa Linux a farla rinascere

Le pendrive stanno pian piano mandando in pensione i Cd/Dvd visto sopratutto la sua praticità e la possibilità di gestire i dati rimuovendoli, modificandoli ecc.
Può succedere che per errori di scrittura o per altri motivi che la nostra pendrive improvvisamente non funzioni più.
Può capitare che la pendrive non permette neppure la formattazione causa di errori vari nel mio caso ad esempio trovavo l'errore "Il superblocco è illeggibile ecc...".
In questa semplice guida vedremo come possiamo recuperare la pendrive non nei sui dati ma nel suo corretto funzionamento.
Per formattare e ripristinare una pendrive con Linux possiamo utilizzare diversi tools a riga di comando.
La prima cosa da fare è controllare la posizione dove è montata la nostra pen drive per farlo avviamo il terminale e digitiamo:

sudo -s

fdisk -l

dal risultato avremo la posizione dove è montata la nostra partizione nel nostro esempio sarà /dev/sdb
sempre da root proviamo a con il comando mkfs che formatterà la pendrive
digitiamo:

mkfs -t vfat /dev/dispositivo

nel mio caso ad esempio darà

mkfs -t vfat /dev/sdb

se al termine la pendrive non dovesse ancora funzionare proviamo a creare nuovi file contenenti unicamente dei byte a zero, tutto questo per preallocare lo spazio su memoria di massa. Per farlo utilizziamo il comando dd/zero digitando da terminale:

dd if=/dev/zero of=/dev/dispositivo

e proviamo a formattare la partizione

mkfs -t vfat /dev/dispositivo

Se anche in questo caso non riusciamo a formattare la pendrive digitiamo

fdisk /dev/dispositivo

Ora digitiamo w per riparare la partition table al termine creiamo una partizione primaria grande come tutta la capacità della nostra pendrive cliccando sul tasto n
e successivamente clicchiamo su w per riscrivere la nostra partition table.
A questo punto proviamo a formattare la partizione

mkfs -t vfat /dev/dispositivo

Con questa guida dovremo quindi aver ripristinato la nostra pendrive e correttamente formattata. In caso di problemi non esitate a segnalarceli commentando questo articolo.





 

Jar of Beans - Android in versione portable per Windows e Linux

Android è un sistema operativo basato su Kernel Linux questo però non vuol dire che supporti al meglio una normale distribuzione Linux. Esempio le applicazioni e giochi per Android non supportano Ubuntu o altre distribuzioni e viceversa inoltre molto spesso i tool di aggiornamento, gestione di rom ecc sono disponibili solo per Windows (il sistema operativo più diffuso al mondo) e difficilmente arrivano in Linux (esempio Samsung Kies viene rilasciato solo per Windows e Mac). Di recente abbiamo presentato alcuni interessanti progetti i quali ci permettono di avviare Android X86 all'interno di una distribuzione Linux utilizzando VirtualBox per poter installare e utilizzare svariate applicazioni come ad esempio Whatsapp. Jar of Beans è un progetto realizzato da alcuni sviluppatori di xda-developers con il quale è possibile avviare Android sul nostro pc senza dover utilizzare Virtualbox basandosi anche con l'accelerazione grafica cosi da essere molto veloce e reattivo il tutto in versione portable senza quindi installarsi all'interno del sistema operativo. Tra le principali caratteristiche di Jar of Beans troviamo la possibilità di avviarlo in una finestra in svariate risoluzioni (anche full screen)  il supporto per Flash Player oltre ad avere già i premessi di root di default dispone già di tutte le applicazioni Google in modo tale da poter installare al suo interno applicazioni e giochi preferiti compreso Whatsapp e molte altre ancora. Jar of Beans a differenza di altri emulatori di Android risulta molto veloce, gli sviluppatori hanno rilasciato alcuni dettagli sui test effettuati indicando performance superiori ad esempio di LG Optimus G, Nexus 4. Galaxy S3 ecc.

Jar of Beans

Jar of Beans attualmente è disponibile solo per Microsoft Windows anche se funziona su Linux attraverso Wine. Alcuni sviluppatori stanno comunque lavorando sul progetto cercando di portarlo nativo anche per Linux anche se ci sono alcuni problemi ancora da risolvere causati dall'accelerazione grafica Intel HAXM la quale oltre a non supportare processori AMD ha ancora diversi problemi con Linux. Per gli utenti Microsoft Windows basta scaricare il file d'installazione da questa pagina, per gli utenti Linux dovremo installare l'ultima versione di Wine e avviare l'installare .exe. Purtroppo sul mio vecchio pc con Intel Atom D330 non si avvia causa problemi con l'accelerazione grafica molto probabilmente in Gpu più recenti e performanti dovrebbe funzionare.

Home Jar of Beans

FONTE

WiFi più scarso rispetto a Windows?

Negli ultimi rilasci su Ubuntu abbiamo visto un notevole miglioramento del supporto per molte schede Wifi, ma anche se la nostra scheda WiFi viene correttamente supportata non è detto che funzioni correttamente. Sono molti gli utenti che indicano che sul proprio pc con Microsoft Windows il segnale è più forte mentre con Ubuntu (ma anche con altre Distribuzioni Linux) il segnale è debole tanto da non riuscire a connetterci o di avere una connessione lenta e che cade spesso proprio per mancanza di segnale.
Il problema è dovuto a molti fattori principalmente al driver open o alla modalità di risparmio energetico.
Ecco come possiamo risolvere questo problema.
Per risolvere il problema del segnale WiFi debole con Linux basta avviare il terminale e digitare:

sudo gedit /etc/sysctl.conf

se utilizziamo altri ambienti desktop digitiamo invece:

sudo nano /etc/sysctl.conf

e aggiungiamo infondo

net.ipv4.tcp_syncookies = 1
net.ipv4.tcp_window_scaling = 0
net.ipv4.tcp_ecn = 0

e salviamo il tutto.

ora sempre da terminale digitiamo:

sudo /etc/init.d/networking restart

e

sudo iwconfig wlan0 rate 54M

a questo punto riavviamo
Se tutto è corretto dovremo avere un miglior segnalare e una connessione finalmente funzionante.
Se invece rimane il problema dobbiamo optare per l'integrazione dei driver Windows per farlo basta consultare questa guida.
 

I-Nex gui per informazioni del pc simile a CPU-Z

Ecco un ottimo programma informativo per conoscere i segreti del proprio pc Ubuntu


sudo add-apt-repository ppa:i-nex-development-team/daily 
sudo add-apt-repository ppa:nemh/gambas3 
sudo apt-get update 
sudo apt-get install i-nex


 Fonte
sudo add-apt-repository ppa:i-nex-development-team/daily sudo add-apt-repository ppa:nemh/gambas3 sudo apt-get update sudo apt-get install i-nex - See more at: http://www.hackerpaparazzi.com/?p=409#sthash.Woudv1FZ.dpuf
sudo add-apt-repository ppa:i-nex-development-team/daily sudo add-apt-repository ppa:nemh/gambas3 sudo apt-get update sudo apt-get install i-nex - See more at: http://www.hackerpaparazzi.com/?p=409#sthash.Woudv1FZ.dpuf
sudo add-apt-repository ppa:i-nex-development-team/daily sudo add-apt-repository ppa:nemh/gambas3 sudo apt-get update sudo apt-get install i-nex - See more at: http://www.hackerpaparazzi.com/?p=409#sthash.MDwFBUXp.dpuf
sudo add-apt-repository ppa:i-nex-development-team/daily sudo add-apt-repository ppa:nemh/gambas3 sudo apt-get update sudo apt-get install i-nex - See more at: http://www.hackerpaparazzi.com/?p=409#sthash.MDwFBUXp.dpuf

Installare Lightzone 4 opensource su Ubuntu

Il programma Lightzone, nato sulla falsa riga di Lightroom, giunto alla versione 4, è ora opensource, di conseguenza perchè non utilizzarlo a dispetto del lento, giovane e pesante Darktable?

Installazione semplicissima per Ubuntu 13.04, 12.10 e derivate:


13.04
sudo wget -O - http://download.opensuse.org/repositories/home:
/ktgw0316:/LightZone/xUbuntu_13.04/Release.key | sudo apt-key add - 
 
sudo sh -c "echo 'deb http://download.opensuse.org/repositories/home:
/ktgw0316:/LightZone/xUbuntu_13.04/ ./' > /etc/apt/sources.list.d
/lightzone.list" 
 
sudo apt-get update 
 
sudo apt-get install lightzone


12.10
sudo wget -O - http://download.opensuse.org/repositories/home:
/ktgw0316:/LightZone/xUbuntu_12.04/Release.key | sudo apt-key add - 
 
sudo sh -c "echo 'deb http://download.opensuse.org/repositories/home:
/ktgw0316:/LightZone/xUbuntu_12.04/ ./' > /etc/apt/sources.list.d/lightzone.list" 
 
sudo apt-get update 
 
sudo apt-get install lightzone
 
 
Il programma Lightzone, è multipiattaforma, da questa pagina si può scegliere il proprio