In caso di assistenza remota ad amici, torna utile Teamviewer, un ottimo programma che è ben più di un singolo programma, ma una vera suite, comprende anche meeting, messaging, trasferimento files, controllo remoto da entrambe le postazioni, ed altro ancora, basta consultare il manuale in italiano per rendersene conto.
Si scarica l'utility in base al proprio sistema operativo, la si installa e la si avvia.
In primis apparirà una finestra divisa a metà, dove a sinistra conterrà i dati del sistema per rendere il computer ospite, mentre a destra servirà che prenderà le redini ad altra macchina.
Oggi Claudio ha un problema al suo pc, avvierà Teamviewer e trammite sms o altra messaggeria, mi fornirà i suoi dati della metà sinistra...
Io, inserirò i dati forniti nella mia metà destra, ed in un attimo prenderò comando della sua macchina, risolvendo i suoi problemi.
mercoledì 13 marzo 2013
martedì 12 marzo 2013
Sincronizzare Google Drive con Nautilus utilizzando Insync
Google Drive è il servizio offerto da Google che permette la
condivisione di file con utenti specifici, con il pubblico, o
semplicemente uno storage online privato.
Attualmente offre 5.0GB di spazio gratuito, espandibile pagando cifre decisamente accessibili ($2.49/mese, ovvero $29.88/anno, per 25GB).
Putroppo attualmente non esiste un'applicazione ufficiale rilasciata da Google e nemmeno da Canonical, pertanto bisogna affidarsi ad applicazioni alternative, quali Gdrive, progetto Open Source che però offre poche possibilità di personalizzazione, e Insync, più completo e funzionale rispetto al precedente.
Per installare Insync su Ubuntu è possibile utilizzare i repository ufficiali del progetto, installarlo scaricando direttamente il pacchetto .deb oppure compilare il sorgente. In questa guida mostrerò come installarlo utilizzando i repository ufficiali.
Per prima cosa aggiungiamo la chiave GPG aprendo il terminale e digitando
Possiamo ora aggiungere i repository aprendo il file
dopo aver salvato il file e chiuso l'editor è possibile aggiornare le informazioni sui pacchetti dando da terminale
infine installiamo il pacchetto corretto in base al GUI utilizzato:
1. Se utilizzi Ubuntu con Unity
2. Se utilizzi GNOME Shell
3. Se utilizzi Cinnamon
4. Se utilizzi KDE
5. Se utilizzi Xfce
6. Se utilizzi MATE
ora diamo il comando
Attualmente offre 5.0GB di spazio gratuito, espandibile pagando cifre decisamente accessibili ($2.49/mese, ovvero $29.88/anno, per 25GB).
Putroppo attualmente non esiste un'applicazione ufficiale rilasciata da Google e nemmeno da Canonical, pertanto bisogna affidarsi ad applicazioni alternative, quali Gdrive, progetto Open Source che però offre poche possibilità di personalizzazione, e Insync, più completo e funzionale rispetto al precedente.
Per installare Insync su Ubuntu è possibile utilizzare i repository ufficiali del progetto, installarlo scaricando direttamente il pacchetto .deb oppure compilare il sorgente. In questa guida mostrerò come installarlo utilizzando i repository ufficiali.
Per prima cosa aggiungiamo la chiave GPG aprendo il terminale e digitando
$wget -qO - https://d2t3ff60b2tol4.cloudfront.net/services@insynchq.com.gpg.key |
sudo apt-key add -
Possiamo ora aggiungere i repository aprendo il file
/etc/apt/sources.list
(ad esempio dando da terminale sudo nano /etc/apt/sources.list
) ed aggiungendo alla fine del file quanto seguedeb http://apt.insynchq.com/ubuntu quantal non-free #Insync
dopo aver salvato il file e chiuso l'editor è possibile aggiornare le informazioni sui pacchetti dando da terminale
$sudo apt-get update
infine installiamo il pacchetto corretto in base al GUI utilizzato:
1. Se utilizzi Ubuntu con Unity
$sudo apt-get install insync-beta-ubuntu
2. Se utilizzi GNOME Shell
$sudo apt-get install insync-beta-gnome
3. Se utilizzi Cinnamon
$sudo apt-get install insync-beta-cinnamon
4. Se utilizzi KDE
$sudo apt-get install insync-beta-kde
5. Se utilizzi Xfce
$sudo apt-get install insync-beta-xfce
6. Se utilizzi MATE
$sudo apt-get install insync-beta-mate
ora diamo il comando
insync
per avviare l'applicazione
e, se lo desideri puoi aggiungerla all'avvio automatico per fare in modo
che venga eseguita al momento del login.
ATTENZIONE!
Il sito ufficiale di Insync, nella sua homepage, riporta che il servizio sarà garantito gratuitamente soltanto finchè resterà in versione beta, l'immagine riportata qui sotto è estratta dall'homepage del sito.
Il sito ufficiale di Insync, nella sua homepage, riporta che il servizio sarà garantito gratuitamente soltanto finchè resterà in versione beta, l'immagine riportata qui sotto è estratta dall'homepage del sito.
Somma hash non corrispondente
Il gestore dei pacchetti di Ubuntu (
Le informazioni sui pacchetti disponibili, con la loro versione, sono contenute in appositi file di sistema che, al momento della verifica della presenza di aggiornamenti (ad esempio mediante
Può succedere che, durante l'aggiornamento delle informazioni sui pacchetti disponibili, uno dei file contenente tali informazioni si danneggi (ad esempio per un download incompleto dovuto a qualche sorta di errore). Questo causerà un successivo problema nei tentativi di aggiornamento in quanto il sistema non sarà più in grado di confrontare le versioni dei pacchetti installati (ovvero quella locale) con quella dei pacchetti disponibili (quella presente sul server), pertanto tutti i pacchetti che fanno riferimento al server con la lista dei pacchetti danneggiata non potranno essere aggiornati.
Il messaggio di errore che verrà visualizzato (sia utilizzando apt-get, che update-manager) sarà di questo tipo:
Proviamo ora a scaricare la lista dei pacchetti aggiornata e vediamo che succede, dando sempre da terminale il comando
apt
) risulta molto
comodo per cercare, installare e aggiornare pacchetti senza dover
ricorrere alla ricerca delle nuove versioni e senza dover ricorrere
all'installazione manuale.Le informazioni sui pacchetti disponibili, con la loro versione, sono contenute in appositi file di sistema che, al momento della verifica della presenza di aggiornamenti (ad esempio mediante
update-manager
o apt-get update
), vengono confrontati con file simili presenti sul server (noto con il nome di repository
).Può succedere che, durante l'aggiornamento delle informazioni sui pacchetti disponibili, uno dei file contenente tali informazioni si danneggi (ad esempio per un download incompleto dovuto a qualche sorta di errore). Questo causerà un successivo problema nei tentativi di aggiornamento in quanto il sistema non sarà più in grado di confrontare le versioni dei pacchetti installati (ovvero quella locale) con quella dei pacchetti disponibili (quella presente sul server), pertanto tutti i pacchetti che fanno riferimento al server con la lista dei pacchetti danneggiata non potranno essere aggiornati.
Il messaggio di errore che verrà visualizzato (sia utilizzando apt-get, che update-manager) sarà di questo tipo:
W: Impossibile recuperare bzip2:/var/lib/apt/lists/partial/[nome_file]
Somma hash non corrispondente
Come si risolve?
La risoluzione di questo problema è decisamente più semplice di
quello che sembra: basta cancellare i file contenenti la lista delle
informazioni dei pacchetti installati. Per farlo basta aprire il
terminale e digitare:
$sudo rm -r /var/lib/apt/lists/* -vf
$sudo apt-get update
il messaggio di errore non dovrebbe essere più visualizzato e dovrebbe essere possibile scaricare ed aggiornare tutti i pacchetti!
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